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Risorse PNRR, Biondo: "La Calabria ha bisogno di una cabina di regina unica"

Santo Biondo

"La Calabria ha bisogno di una cabina di regia unica che sia in grado di mettere a sistema e, soprattutto, trasformare le cinque linee di finanziamento messe a disposizione della Calabria per la sua ripartenza in progetti concreti. Questo è quello che abbiamo chiesto al Presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto ottenendo il suo impegno in questo senso, durante i lavori della prima riunione del tavolo di confronto sul Piano di sviluppo e coesione: il contenitore dentro il quale sono stati convogliati i finanziamenti messi a disposizione della Calabria i fondi europei e nazionali dal 2006 in avanti". E' quanto afferma in una nota Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria.

"Stiamo parlando, per intenderci, di un piano che si attesta su un valore di totale di 3 miliardi e 800 milioni di euro, di cui 892 milioni di euro in risorse già impegnate e 430 milioni di euro in risorse spese e che mette insieme il Pnrr, il Fondo di sviluppo e coesione già programmato, il Fondo di sviluppo e coesione 21/27, il Por Calabria 2014/2020 e il Por Calabria 21/27. La Calabria non può avere un piano B. Per questo è necessario avere un unico momento di confronto, un unico strumento che renda strutturati ed operativi i tavoli di confronto su una serie di tematiche delicate e determinanti per il futuro della Calabria quali possono essere: il lavoro di qualità, lo sviluppo sostenibile, la transizione ecologia, l’azzeramento del divario territoriale, l’ammodernamento del sistema scolastico, il rafforzamento delle infrastrutture, il miglioramento del welfare e la cura della sanità".

"Spendere tutte le risorse messe a disposizione"

Diciamo subito, per sgombrare il ragionamento da ogni dubbi, che il Piano di sviluppo e coesione va nella direzione da noi sempre auspicata che parte da un principio solido: riteniamo sia giusto rivendicare la massima attenzione sulle risorse messe a disposizione dal Governo e dall’Europa, ma è necessario riuscire a spendere tutte quelle risorse messe a disposizione e che per l’incapacità della macchina burocratica regionale, che oggi è diventato un argomento accolto nella discussione delle istituzioni regionali, sono ancora ferme o stanno per essere restituite agli enti erogatori. Accentrare in un’unica cabina di regia il confronto, il controllo e la gestione di questi fondi è di fondamentale importanza, tendendo nel giusto conto la logica corretta di spessa quella fondata sulla complementarietà dei fondi e di univocità delle scelte.

La Calabria non può più attendere, le calabresi ed i calabresi non possono più accettare ritardi, errori o omissioni. E’ il momento di puntare su pochi e qualificanti progetti di sviluppo. Per questo è necessario approcciarsi, senza falsi dogmi, ad un confronto serrato, qualificato e di merito fra le istituzioni e le parti sociali. Per questo è dirimente avviare il confronto preventivo sulle risorse del Fondo di sviluppo coesione 2021/2027 e del Por Calabria 2021/2027, rispettando le indicazioni che giungono dall’Europa con la quale, questo non bisogna dimenticarlo o fare finta di saperlo, la Regione ha sottoscritto l’accordo di partenariato con la Comunità europea che la obbliga a presentare i progetti per i quali si chiederanno i finanziamenti entro il prossimo mese di marzo. Il confronto, poi, non deve prescindere dal controllo sociale, da uno stimolo anche tecnologico finalizzato a offrire alle nostre concittadine ed ai nostri concittadini ogni strumento utile a sostenere la necessità di controllo della corretta spesa dei fondi messi a disposizione e della loro reale messa a terra. Il tempo sta per scadere. Bisogna accelerare - conclude Biondo -  il passo per non far mancare alla Calabria quella che potrebbe essere l’ultima occasione per la sua rinascita economica e sociale. La sfida è ostica, da far tremare i polsi, ma l’opportunità è importante e dipende tutto da quello che noi saremo in grado di fare come protagonisti della ripartenza della nostra regione".

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