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Calabria, colpo di scena al congresso Pd: Franchino è fuori

Il presidente Reale: "Conseguenza del sistema elettorale interno"

Mario Franchino

Non c’è pace per il Pd calabrese. Il congresso in programma per il prossimo fine settimana vedrà in campo soltanto un candidato: Nicola Irto. L’altro aspirante alla segreteria regionale, Mario Franchino, è stato escluso dalla commissione di garanzia per il tesseramento. Fatale, per l’ex consigliere regionale, la richiesta di un rinvio di 48 ore della presentazione delle liste collegate alla candidatura a segretario regionale. «La Commissione ha, quindi, preso atto della mancata presentazione delle stesse - si legge in una nota firmata dal presidente Italo Reale - ed ha dichiarato decaduta la candidatura di Franchino. La decisione è la conseguenza del sistema elettorale che prevede l'elezione del segretario da parte dei delegati all'assemblea. Quindi, la commissione ha approvato le liste di Nicola Irto ed ha confermato le scadenze congressuali per sabato 15 gennaio (assemblee di circolo via telematica) e le votazioni in presenza per domenica 16 gennaio».

Un nuovo capitolo, sicuramente non l’ultimo, arricchisce la saga interna ai dem calabresi. La decisione della commissione di garanzia non mancherà di generare polemiche. Franchino, sostenuta dall’area dei “Ricostituenti”, proprio nelle scorse ore aveva esternato la propria soddisfazione per l’ammissione della sua candidatura a segretario (c’era stato qualche problema sul numero di firme presentate a sostegno della discesa in campo) pur mantenendo una linea di forte critica nei confronti dei vertici del partito. «Se sono state rimosse le questioni procedurali inerenti la legittimità della mia candidatura - era stato il ragionamento di Franchino prima che l’esclusione diventasse ufficiale - molti sono i ricorsi che ancora giacciono presso la commissione regionale per il tesseramento e moltissimi riguardano la cancellazione dall'anagrafe certificata degli iscritti di migliaia di tesserati a cui fino ad ora non è pervenuta alcuna comunicazione circa la loro esclusione. Se dal punto di vista procedurale è stata fatta giustizia per quanto riguarda la legittimità della mia candidatura, non altrettanto si può dire per le questioni politiche da me sollevate».

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