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I debiti dell’Afor agitano la Regione Calabria

Via libera della Giunta alla liquidazione coatta dell’ente per la forestazione già dichiarato estinto nel 2013

L’Afor è “morta”, anzi no. L’Azienda per la forestazione calabrese, dichiarata estinta nel 2013, continua a produrre “grattacapi” per la Regione. Problemi tali da spingere la Cittadella ad optare per la liquidazione coatta amministrativa. Qualche giorno addietro la Giunta regionale ha affidato a Vincenzo Morelli, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Vibo Valentia, il compito di commissario liquidatore. L’obiettivo è bloccare le azioni esecutive e gli atti ingiuntivi dei creditori. Un’impresa ardua poiché l’Afor non ha in cassa nessuna somma residua. Risorse economiche e umane sono state trasferite oltre 8 anni fa a Calabria Verde, l’ente strumentale della Regione nato per assorbire tutte le funzioni in tema di forestazione e tutela del patrimonio naturalistico. È evidente come la situazione non sia semplice. Secondo le ultime stime elaborate dagli uffici della Cittadella, l’Afor avrebbe debiti non saldati per oltre 90 milioni. È un fardello con cui la nuova Giunta regionale si è trovata a fare subito i conti.

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