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Calabria, la sanità ora cambia pelle: nuovo personale e ispettori della Guardia di Finanza

Assunzioni e controlli della GdF, Forza Italia riscrive in Senato il decreto Calabria bis

La prima formulazione delle modifiche al decreto Calabria bis, avanzata a Palazzo Madama da Forza Italia e Fratelli d’Italia, è stata stoppata dalla Ragioneria dello Stato. Diversi rilievi tecnici e sostanziali da parte degli uffici legislativi competenti ne hanno richiesto una completa riscrittura. E così gli azzurri ci riprovano per rendere più forte, più veloce e più incisivo l’esercizio dell’incarico di commissario ad acta della sanità calabrese. Gli azzurri Giuseppe Mangialavori, Fulvia Caligiuri e Marco Siclari puntano ad aiutare Roberto Occhiuto attraverso un emendamento in Senato al decreto Fiscale che è all’esame di Palazzo Madama.
Tra le novità sostanziali ci sono alcune misure finalizzate a rafforzare il ruolo di Agenas all’interno della sanità calabrese. In che modo? Attraverso l’autorizzazione ad assumere, a decorrere dal prossimo 1° gennaio, con contratti a tempo indeterminato, 40 unità di personale non dirigenziale da destinare a supporto del commissario ad acta calabrese. I nuovi assunti, sulla base dei fabbisogni stimati da Occhiuto, potranno operare all’interno del dipartimento Sanità della Regione.

Stop ai “doppi” pagamenti

Al fine di riportare ordine, dal punto di vista finanziario, nelle Aziende sanitarie e ospedaliere calabresi, le singole Asp e Ao sono autorizzate a reclutare (con il supporto di Ripam) rispettivamente fino a 5 unità di personale non dirigenziale con contratto di lavoro non superiore a 36 mesi, per supportare le funzioni delle unità operative semplice e complesse deputate al controllo, liquidazione e pagamento delle fatture. L’obiettivo è abbattere i tempi di pagamento nei confronti dei fornitori ed evitare il cortocircuito dei “doppi” pagamenti registrato in alcune Aziende sanitarie calabresi.

Il contenzioso in mano alla Gdf

Stretta anche sul fronte del controllo e gestione del contenzioso tra Asp, Ao e privati. A tal fine, per un monitoraggio più puntuale, viene previsto l’invio di 5 ispettori della Guardia di finanza in ogni ente del servizio sanitario regionale e la possibilità, sempre per la Gdf, di assumere, già a partire dal prossimo gennaio, 45 ispettori.

I consulenti della Regione

L’emendamento presentato da Forza Italia riserva alla Regione la possibilità di reclutare cinque consulenti o esperti «al fine di garantire la piena operatività delle attività proprie della Gestione sanitaria accentrata del Ssr calabrese» e nel limite di spesa complessivo di 500mila euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024. Il plotone potrà essere implementato con altre cinque figure da inserire attraverso procedura selettiva pubblica.

Stop spese per cure fuori

L’emendamento prevede misure speciali anche in riferimento ai soldi scuciti ogni anno dalla Calabria per sostenere chi sceglie di farsi curare in strutture di altre regioni. «Per il 2022 non si dà luogo - si legge nel testo dell’emendamento - alla compensazione del saldo di mobilità extraregionale definita per la Regione Calabria. Le relative somme sono recuperate dalle Regioni e Province autonome in un arco quinquennale a partire dal 2026». Confermato, infine, così come previsto nel decreto Calabria, un contributo di solidarietà di 60 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

Primo sì in Commissione. La soddisfazione degli esponenti di Forza Italia

«La commissione Finanze e Tesoro del Senato ha dato il suo primo sì all’emendamento di Forza Italia per la modifica del Decreto Calabria. È un ulteriore passo in avanti verso la rivoluzione della sanità calabrese avviata dal presidente Roberto Occhiuto e per questo ringraziamo anche tutti gli altri gruppi parlamentari che hanno espresso voto favorevole». È quanto si afferma in una nota di Forza Italia Calabria dopo il primo via libera all’emendamento al
Decreto Fiscale. Il testo ha come primo firmatario il senatore Giuseppe Mangialavori e come co-firmatari i parlamentari Fulvia Caligiuri e Marco Siclari.

«Dopo la nomina a commissario ad acta del presidente Occhiuto - è detto nella nota -, era necessario dare seguito alle disposizioni della Consulta, che lo scorso 23 luglio aveva dichiarato parzialmente incostituzionale il Decreto Calabria, perché lo Stato non può limitarsi a un 'mero avvicendamento del vertice della sanità regionale, senza considerare l'inefficienza dell’intera struttura sulla quale tale vertice è chiamato a operare in nome dello Stato. Questo emendamento sana questo vulnus e, inoltre, garantisce piena agibilità operativa al commissario ad acta».

"L'emendamento - riporta ancora la nota di FI Calabria - prevede diversi interventi strategici, tra cui l’autorizzazione
all’assunzione di 40 unità di personale da destinare al supporto del commissario e che potranno anche operare nel dipartimento Salute della Regione. Inoltre, è consentito il reclutamento di nuovi esperti per il controllo di fatture e pagamenti delle Aziende sanitarie e ospedaliere, la sospensione delle spese legate alla mobilità passiva, che ogni anno superano i 320 milioni di euro, e un contributo di solidarietà di 120 milioni per gli anni 2024-2025. Adesso, manca solo l’approvazione definitiva in Senato, dopodiché il commissario Occhiuto potrà avviare concretamente, e con poteri rafforzati, una rivoluzione da cui deriverà una sanità finalmente efficiente, con i conti a posto e capace di assicurare il diritto alle cure a tutti i calabresi».

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