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Calabria, due minoranze in Consiglio. È lite sulle poltrone in palio

Domani la prima seduta a Palazzo Campanella

Antonio Lo Schiavo, Luigi de Magistris e Ferdinando Laghi

Opposizioni ancora distanti a poco più di 24 ore dalla convocazione del Consiglio regionale. Pd e M5S rivendicano le tre postazioni a disposizione della minoranza: due poltrone all'interno dell'Ufficio di presidenza del Consiglio (un vicepresidente e un segretario-questore) e la guida della commissione di Vigilanza. Progetti destinati a scontrarsi con le richieste dei due rappresentanti del Polo civico guidato alle ultime elezioni da Luigi de Magistris. Le parti restano distanti anche per le ultime dichiarazioni dell'ex sindaco di Napoli, che ha ribadito la distanza dalla maggioranza di centrodestra ma anche dal centrosinistra guidato da Amalia Bruni. Chissà se a riportare un po’ di sereno contribuirà la telefonata tra la stessa Bruni e Roberto Occhiuto. Nella conversazione il governatore ha assicurato la disponibilità a favorire l’elezione di un rappresentante delle opposizioni alla guida della Vigilanza, a differenza delle ultime due legislature, ma a patto che tra Ufficio di presidenza e Vigilanza siano rappresentate entrambe le minoranze. L'esito di questa storia verrà scritto in Aula e alla fine, paradossalmente, potrebbe rivelarsi determinante l'atteggiamento del centrodestra. Già, perché i voti dei consiglieri di maggioranza saranno determinanti per sancire gli equilibri tra le opposizioni all'interno degli organismi interni di Palazzo Campanella.

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