«Piano nazionale di ripresa e resilienza e l’arrivo di un presidente forte e autorevole alla Regione». Erano queste le aspettative prima del voto del 3 e 4 ottobre in Calabria. Oggi ad una settimana dal verdetto elettorale che da una parte evidenzia il fallimento della politica, con la scarsa credibilità di partiti e movimenti (se la maggioranza degli elettori ha preferito non recarsi alle urne una ragione ci sarà) e dall'altra consegna alla Calabria una coalizione di maggioranza, timbrata centrodestra, piuttosto forte che sarà chiamata ad assumersi per intero la responsabilità di governare. Il primo obiettivo è quello di sapere gestire i fondi del Recovery e ciò passa anche attraverso la formazione di un nuovo esecutivo in grado di portare avanti i progetti finanziati e che si spera possano finalmente innescare la ripresa di una terra fanalino di coda in tutte le classifiche socio economiche.
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