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Il sottosegretario alla Salute Costa: "Tempi maturi per stop al commissariamento in Calabria"

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa

«Alimentare il dibattito tra vaccino obbligatorio oppure no rischia di radicalizzare un confronto e quando i confronti si radicalizzano e le contrapposizioni diventano forti non si arriva mai a risultati positivi». Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, parlando con i giornalisti a Catanzaro.

"Obbligo vaccinale non è mai stato un tabù"

«Ho sempre detto - ha aggiunto Costa - che per il governo l’obbligo vaccinale non è mai stato un tabù, peraltro ci siamo già assunti la responsabilità di prevederlo per il personale sanitario e per tutti quelli che accedono nelle Rsa. Detto questo, abbiamo scelto la strada della responsabilità, ci siamo affidati al senso di responsabilità dei cittadini, che l’hanno ampiamente dimostrato. Non dobbiamo dimenticare che oltre 41 milioni di italiani si sono vaccinati. Io - ha poi aggiunto il sottosegretario alla Salute - credo che in queste settimane dobbiamo proseguire su questa strada cercando di sensibilizzare e rassicurare quei tanti cittadini che non si sono ancora vaccinati, nella consapevolezza che a mio avviso soltanto una piccola parte di coloro che non si sono vaccinati sono ascrivibili ai no vax, nei confronti dei quali ogni evidenza scientifica non riesce a convincerli. Io credo che ci sia una buona maggioranza che invece possa essere convinta, e per convincerla dobbiamo veicolare dei messaggi politica. Credo - ha concluso Costa - che la politica debba assumersi una grande responsabilità nel rinnovare ogni giorno fiducia nella scienza, su questo non dobbiamo avere dubbi, e credo che in questa fase, nella quale siamo vicini a un traguardo importante perchè davvero possiamo superare il 90% dei vaccinati, alimentare il dibattito tra vaccino obbligatorio oppure no rischia di radicalizzare un confronto e quando i confronti si radicalizzano e le contrapposizioni diventano forti non ai arriva mai a risultati positivi».

"Tempi maturi per la fine del commissariamento della sanità"

«Dobbiamo avere la consapevolezza - ha proseguito Costa dove ha effettuato una visita alla Fondazione Betania -  che in Calabria c'è bisogno di ripartire, di rilanciare, c'è bisogno di tornare a pianificare e programmare, c'è bisogno di tornare in una situazione di ordinarietà». Con riferimento alla fine del commissariamento della sanità calabrese, tema al centro del dibattito politico di queste settimane, Costa ha osservato: «Credo che i tempi siano maturi, credo che dobbiamo tornare a dare la responsabilità al territorio e agli enti locali, dobbiamo creare le condizioni affinchè gli enti locali si assumano la responsabilità di pianificare e credo che la sanità debba tornare in mano al territorio per dare le risposte di cui c'è bisogno. Le fasi commissariali - ha aggiunto - sono fasi anche utili, ma credo che il protrarsi così, per troppo tempo, rischia di non far fare delle scelte positive per il territorio. Invece c'è bisogno di scelte concrete. Penso poi - ha sostenuto ancora il sottosegretario alla Salute - che bisogna anche provare a separare quella che è una gestione relativa a un piano di rientro da quella che è una gestione ordinaria, altrimenti a pagarne le conseguenze saranno sempre i calabresi e questo non ce lo possiamo permettere e non è giusto».

"Riduzione delle quarantene presa in considerazione"

Sul tema delle quarantene a scuola ha sottolineato: «Una valutazione sulla riduzione delle quarantene può essere presa in considerazione».

«E' un tema molto sentito, sul quale - ha sostenuto Costa - la politica sicuramente è chiamata a fare una riflessione e ad assumersi una responsabilità. E’ chiaro che siamo nell’alveo delle scelte che la politica deve fare sulla base anche di quelle che sono le indicazioni scientifiche del nostro Comitato tecnico, però sicuramente una riflessione la dobbiamo fare perchè l’obiettivo che oggi abbiamo raggiunto è stato quello di iniziare l’anno scolastico in presenza, ma ora l’obiettivo più grande è proseguire questo anno scolastico in presenza e - ha concluso il sottosegretario alla salute - credo che una valutazione sulla riduzione delle quarantene possa essere una valutazione che dev'essere assolutamente presa in considerazione».

"Affrontare e risolvere tema debito Calabria"

«Il debito sanitario è un tema che dobbiamo affrontare, dobbiamo capire come risolverlo, ma non credo che la strada giusta sia quella di farlo gestire insieme alla gestione ordinaria, perchè altrimenti il rischio, il risultato sono continui tagli e continue riduzioni dei servizi e invece è diritto dei calabresi potere avere una sanità di qualità e accessibile, come avviene in altre parti del Paese».  «La pandemia - ha rimarcato il sottosegretario alla Sanità parlando a Catanzaro - ci ha insegnato più che mai che c'è bisogno di investimenti, di potenziare la medicina del territorio, di creare le condizioni affinchè un cittadino italiano, indipendentemente da dove risiede, abbia i soliti servizi»

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