Incremento delle aliquote Irpef e Irap come conseguenza del disavanzo attestato a 91 milioni, bocciatura del piano “stralcio” per estinguere l’enorme massa debitoria della sanità calabrese fino alla fine del 2020. La sanità calabrese è in coma profondo e a certificare la situazione difficile ci sono i ministeri dell’Economia e della Salute che hanno il compito di monitorare la corretta attuazione del Piano di rientro. Tra le criticità rilevate dai tecnici del Tavolo Adduce anche il crollo dei Livelli essenziali di assistenza, fissati per il 2019 a 125, ben sotto la soglia di sufficienza. Un dato preoccupante se si tiene conto che manca il dato relativo al 2020, certamente influenzato negativamente dall’emergenza pandemica. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria