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Regione Calabria, Amalia Bruni: "La sfida dell’ambiente sarà decisiva per il futuro"

La candidata del centrosinistra si è detta d’accordo con il procuratore Camillo Falvo: "Il nostro mare va monitorato tutto l’anno non solo a luglio"

Amalia Bruni

Con la stagione estiva quasi conclusa è inevitabile fare i primi bilanci. Amalia Bruni, candidata del centrosinistra per la guida della Regione Calabria a questo riguardo pone al centro del dibattito una questione importante: “Il tema dell’ambiente, della cura delle nostre montagne, della pulizia del nostro mare sarà cruciale per il futuro della Calabria. In questo campo abbiamo problemi seri, l’inquinamento del territorio è sempre più evidente e proprio per questo motivo sono perfettamente d’accordo con il procuratore di Vibo Camillo Falvo che tanto ha fatto per queste zone. La mia coalizione sarà sempre al fianco delle forze dell’Ordine e della Magistratura a cui va tutto il mio ringraziamento per la costante opera di prevenzione e di repressione dei reati che avvengono nella nostra regione. Per ridare credibilità a questa terra bisogna recuperare un’immagine di serietà e di credibilità che non può che ripartire dal rispetto della legalità e della serietà. Proprio per questo non possiamo prendere in giro i cittadini parlando di mare pulito a luglio o a agosto come afferma giustamente il procuratore Falvo".

"Il mio impegno personale - ha aggiunto la Bruni - è quello di promuovere entro dicembre un piano regionale straordinario sulla depurazione, partendo dai comuni montani e collinari non collettati alle reti fognarie e al sistema depurativo. É necessario rivedere la governance degli impianti esistenti aiutando i sindaci nella gestione, che deve, dove sia possibile, tornare pubblica. Il mare non è un contenitore dove si può versare di tutto, ma un ecosistema complesso che oltre alla balneazione che rappresenta una risorsa economica straordinaria per la nostra Regione, fornisce alla nostra specie servizi ecosistemici straordinari, tra i quali il 50 per cento dell’ossigeno che respiriamo. Proteggendo il mare, proteggiamo la nostra salute e la nostra economia, quindi la nostra vita”.

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