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Regionali Calabria, de Magistris: "Noi siamo l'unica novità. Gli altri non sono credibili"

Il candidato alla presidenza ha commentato le liste presentati da vari esponenti, esaltando le scelte della propria coalizione

Luigi de Magistris

"Noi siamo alternativi al centrodestra di Spirlì, che è un'emergenza nazionale, ma siamo alternativi anche al centrosinistra che ha governato sbagliando". Lo ha detto Luigi de Magistris, candidato con un polo civico alla presidenza della Regione Calabria alle elezioni del 3 e 4 ottobre, oggi a Catanzaro, dove ha fatto una passeggiata con candidati e militanti della sua coalizione.
"Esprimo anzitutto - ha esordito de Magistris parlando con i giornalisti - l'enorme soddisfazione perché per la prima volta in Calabria e forse anche in Italia, non so se ci siano precedenti, una coalizione civico-popolare in poche settimane deposita sei liste, senza soldi, senza apparati, senza apparati, senza lobbies. Già questo è un grande successo e una grande rivoluzione. Le nostre liste sono rappresentative di tutti i territori della Calabria, storie credibili e coerenti con il nostro percorso. Nelle liste dei miei avversari politici noto più o meno sempre gli stessi nomi, le stesse famiglie, gli stessi apparati, le stesse strutture partitocratiche - prosegue l'ex pm -. Si sta delineando una campagna elettorale molto lineare: da una parte chi ha già governato, cioè Oliverio, Occhiuto, Bruni, anche se Bruni non personalmente ma chi la dirige e la comanda, e sono tutti non credibili, indipendentemente dai programmi che mettono in campo, dall'altra noi, che invece siamo credibili non solo perchè abbiamo un programma chiaro e forte, ma perché abbiamo con noi persone non compromesse con il governo regionale di questi anni ma hanno dimostrato con la loro storia da che parte stare".

De Magistris ha aggiunto: "Dobbiamo parlare molto agli astenuti, cioè quelle persone libere ma non attratte da un'offerta politica molto scadente, dobbiamo parlare a tutta quella parte di elettori ed elettrici delusi dal Movimento 5 Stelle, dal centrosinistra ma anche dal centrodestra, perché in questo momento ricostruire i diritti primari non è un tema di centrosinistra e all'interno del centrodestra c'è tanta gente che non si riconosce di quella classe politica del centrodestra che nulla ha fatto. E' un po' come nei momenti di svolta in cui si deve decidere tra monarchia e repubblica, tra sudditanza e democrazia, tra disonestà e onestà. Questa volta - ha concluso de Magistris - ci siamo noi che rappresentiamo l'alternativa, noi siamo la vera novità".

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