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Regionali in Calabria, i sindacati chiedono un confronto con gli aspiranti governatori

"Necessario riannodare i fili di un confronto serio, aperto, informato, di merito e costruttivo fra le istituzioni e le forze sociali e produttive calabresi"

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, chiedono di incontrare i candidati alla presidenza della Regione. Si voterà il 3 e il 4 ottobre prossimi per l’elezione di presidente e Consiglio ed i sindacati intendono discutere con gli aspiranti governatori dei problemi del lavoro.

Riannodare i fili del confronto

«La Calabria - è scritto in un documento - si appresta, per la prematura scomparsa della Presidente Jole Santelli, ad una nuova e importante tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale. L’appuntamento di ottobre riveste una importanza determinante per il futuro di questa regione ed è nostra convinzione, ormai maturata da tempo, che sia necessario riannodare i fili di un confronto serio, aperto, informato, di merito e costruttivo fra le istituzioni e le forze sociali e produttive calabresi».

Sanare il deficit di discussione: i sindacati chiedono di incontrare i candidati

La campagna elettorale, sino ad oggi, affermano i tre leaders sindacali, «non ci ha convinto, contrassegnata come è stata dalla presenza ingombrante della pandemia da coronavirus, che non accenna a lasciare la nostra terra. Anzi fa segnare una nuova recrudescenza nei contagi, e dalla lentezza delle forze politiche nel dare corpo ai propri programmi amministrativi e di alcune di esse nel ricomporre le proprie anime. Sabato ci sarà la presentazione ufficiale delle liste elettorali e sarebbe riteniamo utile e costruttivo - affermano i tre segretari - incontrare i candidati governatori per entrare nel vivo delle problematiche ancora aperte in Calabria, vorremmo farlo senza indugio alcuno per recuperare il tempo perso e sanare il deficit di discussione che, sino ad oggi, ha contrassegnato la storia di questa terra».

Agganciare il treno della ripartenza

Cgil, Cisl e Uil Calabria, si fa rilevare, «già da tempo hanno gettato le basi del confronto. Lo scorso Primo maggio, unitariamente - scrivono i tre sindacalisti - abbiamo presentato un documento approfondito, aperto ed inclusivo su quello che serve alla Calabria per agganciare il treno della ripartenza. Su quello che necessita a questa regione per avere un mondo del lavoro giusto, rispettoso delle leggi, dove il precariato e la prevaricazione non trovino casa. Su questo atto concreto, ad oggi, - lamentano i tre sindacati - non abbiamo registrato riscontri dal parte del mondo politico e oggi, ad un mese di distanza dal ritorno alle urne, vorremmo capire quale sia il pensiero dei candidati alla guida della cosa pubblica calabrese sulle proposte avanzate dal sindacato in uno sforzo di analisi unitario».
La Calabria, ricordano Spostato, Russo e Biondo, «si appresta alle urne per il rinnovo inatteso del Consiglio regionale in un contesto difficile, contrassegnato dalla contingente crescita dei contagi da Covid-19 e, nell’imminente futuro, con la programmazione degli interventi sostenuti finanziariamente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, soprattutto, con la necessaria riprogrammazione dei fondi europei, operazione indispensabile quest’ultima per evitare di vanificare gli sforzi del passato e perdere definitivamente l’ingente dote messa a disposizione dall’Europa per la ricostruzione e il rilancio di questa terra».

In questo contesto così drammatico, quindi, scrivono, «appare necessario imprimere una forte accelerazione al confronto istituzionale. La Calabria, infatti, ha bisogno di partecipazione e discussione perchè la situazione è tale che nessuno può pensare di andare avanti da solo, discriminando la logica partenariale per affrontare e risolvere i problemi di questa terra».

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