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Regionali Calabria, Oliverio: “La Bruni? La stimo, ma è utilizzata come ‘foglia di fico’”

L'ex governatore non le manda a dire: “Il nostro obiettivo è rifondare la sinistra e rilanciare il campo progressista, bloccare questa deriva distruttiva”

Mario Oliverio torna a esprimersi sulle ormai prossime elezioni regionali. L'ex presidente della Calabria chiarisce la propria posizione. Ai tanti che si domandano cosa intende fare Oliverio in vista delle prossime elezioni regionali voglio dire in modo semplice: «Il nostro obiettivo è rifondare la sinistra e rilanciare il campo progressista, bloccare questa deriva distruttiva, rimettere il Pd in sintonia con la realtà calabrese e con la società civile. In questo momento il Pd è chiuso in una gabbia, prigioniero, alla mercé di un manipolo di persone. Rompere questa gabbia è di vitale importanza per ridare prospettiva ad una forza politica la cui funzione dovrebbe essere quella di unire ed alimentare la partecipazione degli iscritti e dei cittadini alla vita pubblica ed alle scelte fondamentali che interessano il futuro di un territorio e di una comunità come quella calabrese. Mi spiace molto per Amalia Bruni, persona che stimo, che è utilizzata come foglia di fico per un'operazione al ribasso che ha come obiettivo solo quello di preservare le postazioni di tre consiglieri regionali, dando per scontata ormai la sconfitta. Noi vogliamo fermare questa pericolosa deriva che è disastrosa per il PD e per il centrosinistra. Mi spiace molto che Enrico Letta, nella sua venuta in Calabria, non se ne sia accorto, o peggio, non sia stato correttamente informato della situazione grave a cui è stato condotto il Pd ad opera di una gestione ottusa, spregiudicata e senza scrupoli. Una gestione tesa anche ad accaparrare candidature al Parlamento per le ormai prossime elezioni politiche a conferma che la Calabria viene usata come collocamento di singoli prescindendo dagli interessi collettivi e da reali espressioni di rappresentanza che solo la partecipazione democratica può garantire e legittimare».

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