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Voce e Falcomatà tra i sindaci più graditi in Italia. Indietro Occhiuto, Limardo e Abramo

La classifica del Sole 24 Ore confronta i dati elettorali con le risposte dei cittadini. Penultima piazza per de Magistris, ora in campo per le Regionali

Non sono in caduta libera ma sicuramente non brillano i sindaci dei capoluoghi calabresi che hanno perso diversi punti percentuali nell’indice di gradimento dei cittadini. Unica eccezione Vincenzo Voce, primo cittadino di Crotone, che rimane su alti livelli di gradimento. I dati emergono dalla classifica sull’indice di gradimento dei primi cittadini, sul Sole 24 Ore oggi in edicola. Una poll governance che riguarda anche i presidenti di Regione, tra i quali vince sempre il governatore veneto Luca Zaia (Lega) seguito da Stefano Bonaccini (Emilia Romagna, del Pd) e Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, Lega). Non fa parte della classifica il leghista calabrese Nino Spirlì, in quanto la valutazione è stata fatta prendendo in considerazione i dati tra il 2020 e il 2021, mentre lui ha preso le redini della Regione solo a ottobre scorso, in seguito all’improvvisa morte di Jole Santelli.
Per i sindaci calabresi, dunque, l’aria che tira non è incoraggiante andando a paragonare il dato ottenuto al momento della loro elezione e quello ora ricavato dalla Noto Sondaggi per il quotidiano di Confindustria. A guidare la classifica è il sindaco di Bari Antonio Decaro. Per trovare il primo sindaco calabrese bisogna andare al 13° posto dove c’è il crotonese Vincenzo Voce (candidato civico) che pur perdendo il 5,4% (dal 63,9 dell’elezione 2020 al 58,5 attuale) mantiene una buona considerazione nella popolazione interpellata. Il successivo si trova al 36° posto, il primo cittadino di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà (Pd), sceso dal 58,4 delle elezioni 2020 al 56, in calo del 2,4%.

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