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Nomine del Consiglio regionale della Calabria, D'Ippolito: "Sarebbero vergognose"

Il deputato M5S è intervenuto sul rischio che gli enti e organi amministrativi vengano utilizzati per fabbricare clientele e quindi consenso in vista delle elezioni d'autunno

Giuseppe D'Ippolito

"Sarebbe una vergogna nera se il Consiglio regionale procedesse, come pare, a un'infornata di nomine in enti e organi amministrativi. I calabresi attendono l'estate e chiedono interventi tangibili nel settore del turismo, dei trasporti, della sanità e dell'economia in generale". Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d'Ippolito, facendo riferimento all'ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale della Calabria in cui figurano alcune nomine.

Il Consiglio regionale calabrese è stato congedato il 10 novembre scorso - atto formale che ha concluso la legislatura dopo la morte prematura della presidente Jole Santelli - e può riunirsi soltanto per provvedimenti urgenti e indifferibili. "Saremmo al paradosso se il Consiglio regionale, la cui attività è per legge limitata alla gestione ordinaria, - prosegue - si lasciasse scappare la mano in vista delle elezioni d'autunno. Sarebbe la riprova che il palazzo conta più della comunità e che non c'è limite all'utilizzo del potere per fabbricare clientele e quindi consenso. Non c'è bisogno nè urgenza di collocare qualcuno nel Consorzio del Bergamotto, nella Casa degli Oli extravergini o nel Comitato per le servitù militari. La Calabria necessita invece di misure concrete che consentano una progressiva ripresa delle imprese, dei redditi e delle famiglie".

"Mi auguro - conclude D'Ippolito - che la responsabilità e il senso delle istituzioni prevalgano in Consiglio regionale, anche per evitare che scoppi un nuovo caso nazionale che, soprattutto in questo momento, nuocerebbe oltremodo alla nostra regione".

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