Nicola Irto resta il candidato del Pd alla presidenza della Regione, anche se i vertici del partito non chiudono la porta all’ipotesi delle primarie. La conferma (l’ennesima) è arrivata ieri da Bologna, con il segretario Enrico Letta che ha sottolineato di essere « sempre stato uno che guarda alle primarie come un momento positivo, una occasione per fare tutti un passo vanti, senza paura di confrontarsi e di scegliere o decidere». Nel capoluogo emiliano si seguirà questa strada per individuare il candidato a sindaco e la stessa cosa probabilmente avverrà a Roma. Per le Regionali in Calabria, invece, tutto è subordinato alla possibilità di arrivare, attraverso la consultazione tra gli iscritti, a un allargamento della coalizione. I dem potrebbero - ma il condizionale è d’obbligo - far leva su tale strumento per provare ad accorciare le distanze con Luigi de Magistris e il polo civico da lui guidato. Stesso discorso varrebbe per i 5 Stelle, ancora molto freddi sull’ipotesi di sostenere Irto. In casa dei pentastellati si attendono le indicazioni dell’ex premier Giuseppe Conte prima di ufficializzare ogni tipo di scelta. Certo è che il tempo a disposizione non è infinito e la campagna elettorale - emergenza pandemica permettendo - incombe.
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