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Anche i sindaci della Calabria scrivono all'UE: "Al Sud il 70% dei fondi del Recovery"

Lettera di 500 amministratori locali (tra cui decine di calabresi) alla presidente della Commissione von der Leyen

«Al Sud il 70 per cento dei fondi del Recovery plan». È l’ultima iniziativa, in ordine temporale, dei 500 sindaci aderenti alla rete “Recovery Sud”, che hanno scritto alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per chiedere di apporre un «vincolo di destinazione» ai 209 miliardi di aiuti in arrivo da Bruxelles. Nell’elenco dei firmatari compaiono diversi primi cittadini calabresi: tra loro anche il sindaco di Reggio Calabria (Giuseppe Falcomatà), e i suoi colleghi di: Diamante (Ernesto Magorno), Isola Capo Rizzuto (Maria Grazia Vittimberga), Soverato (Ernesto Alecci), Rende (Marcello Manna).

Nel documento si sollecita una distribuzione delle risorse che tenga conto degli stessi criteri adottati dall’Ue per dividere i finanziamenti tra i singoli Stati: popolazione, Pil e tasso di disoccupazione. Tenendo in considerazione questi parametri, il Mezzogiorno potrebbe ottenere circa il 70% del finanziamento (un terzo a fondo perduto, due terzi sotto forma di prestiti da restituire a tassi agevolati). Se invece venisse utilizzato soltanto il criterio del numero di residenti, al Mezzogiorno non andrebbe più del 34% totale delle risorse.
Il testo inviato a von der Leyen fa seguito a una lettera analoga inviata qualche giorno addietro al premier Mario Draghi e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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