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M5S, no di Grillo al terzo mandato. A “rischio” i calabresi Dieni, Nesci e Parentela

La linea dura del fondatore mina il futuro di alcuni veterani in Parlamento

Giuseppe Conte e Beppe Grillo

L’ultimo anatema di Beppe Grillo sul “no” al terzo mandato per i parlamentari del Movimento 5 Stelle rischia di squassare gli equilibri anche in Calabria. Tra i deputati a rischio ci sono tre volti noti dei pentastellati: la sottosegretaria Dalila Nesci, Federica Dieni e Paolo Parentela. Se dovesse passare la linea del fondatore, per loro l’esperienza in Parlamento con il M5S terminerebbe alla fine di questa legislatura. La speranza è che l’arrivo di Giuseppe Conte al vertice del Movimento possa determinare un cambio di rotta. Gli eletti al secondo mandato parlano a stento. E anche se la maggioranza è contro Grillo, molti glissano sull’argomento. Parentela va subito al punto: «Ritengo sia giusto il terzo mandato (ad oggi già esiste per i consiglieri comunali) anche nel nostro caso per continuare a fare politica sul territorio». C’è chi, come Dieni, spiega: «Sono tranquilla, continuerò a lavorare fino all’ultimo giorno disponibile. Certo è che va ancora decifrata la posizione di Conte su questo tema. Se l’ex premier confermerà l’impostazione di Grillo tornerò alle mie attività, nel caso contrario valuterò la mia terza candidatura».

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