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Calabria, si rafforza il servizio di radioterapia. Longo: "Un'importante risposta"

Il commissario Guido Longo

Per i calabresi si rafforza il servizio pubblico di radioterapia oncologica di ultima generazione. Nello specifico verranno acquistati 3 nuovi acceleratori lineari, nonché la realizzazione di lavori edili e impiantistici necessari ai fini dell'installazione delle apparecchiature, destinati alle 3 Aziende ospedaliere della Calabria. Un grande risultato ottenuto grazie al lavoro sinergico del Commissario ad acta Guido Longo e del Dirigente generale del dipartimento Tutela della Salute e Servizi Sociali e Socio‐Sanitari Francesco Bevere.

Lo rende noto il servizio di comunicazione istituzionale del dipartimento. "Siamo molto orgogliosi del traguardo raggiunto - sostiene Longo -. Questa è un'importante risposta a tutti i calabresi che oggi potranno usufruire di un servizio di alto avanzamento tecnologico. In particolare per l'Azienda ospedaliera di Cosenza è previsto l'acquisto di un nuovo acceleratore lineare in aggiunta ai due già operanti nel presidio del Mariano Santo; per l'Azienda ospedaliera di Catanzaro e per il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio è previsto l'acquisto di 2 nuovi acceleratori che andranno a sostituire 2 apparati oramai obsoleti, operanti nei presidi Ciaccio‐De Lellis di Catanzaro ed Ospedali Riuniti di Reggio".

"L'acquisto e l'installazione delle 3 nuove apparecchiature di ultima generazione ‐ ha detto Bevere ‐ consentirà di abbassare l'obsolescenza media degli Acceleratori lineari dagli attuali 10 anni a 3,5 anni, con ricadute positive sui pazienti oncologici sia in termini di qualità delle prestazioni radioterapiche (minori dosi di farmaco e applicazioni più mirate sulle zone di intervento), che in termini di riduzione dei tempi di attesa. Si tratta quindi di un'importante risposta a tanti pazienti che, grazie a interventi simili, potranno notevolmente vedere ridotti i disagi per accedere a terapie sempre più efficaci e altresì ridurre l'impatto delle terapie oncologiche sulla migrazione sanitaria verso altre regioni, che incide pesantemente sul bilancio. Si dà così seguito a un considerevole investimento che permetterà di implementare e di migliorare i servizi sanitari territoriali rendendoli sempre più fruibili e rispondenti ad una qualità di vita migliore".

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