"Lo diciamo chiaro e tondo, non parteciperemo a nessun blitz clientelare e non andremo oltre le prerogative che un consiglio regionale sciolto ci consente. Lo dobbiamo in onore delle leggi e per il massimo rispetto che i calabresi meritano, a maggior ragione in un periodo inedito e tragico come questo della pandemia". È quanto dichiarano i capigruppo di minoranza Bevacqua (PD) Aieta (DP), Anastasi (IRC) e Pitaro (gruppo misto).
"Non siamo insensibili di fronte alle emergenze sociali e abbiamo dato la nostra disponibilità a manifestare vicinanza ai tanti che vivono in uno stato di difficoltà. Lo abbiamo fatto sottoscrivendo una proposta di legge unitaria frutto di un dibattito animato e acceso avvenuto in aula lo scorso dicembre dove la maggioranza di centrodestra aveva chiesto di approvare una mozione a sostegno dei precari della legge 12 e noi non accettammo perchè aspettavamo dalla giunta la produzione di tutti gli atti consequenziali che consentissero di avere copertura finanziaria e parere legislativo.
Oggi lo chiediamo ancora più a gran voce, la Giunta Spirlì fornisca i chiarimenti e i pareri necessari per poter dar seguito all’iter legislativo. Ci dica se tra i precari della legge 12 ci sono esponenti politici o figli del clientelismo politico che ha portato ad inchieste giudiziarie nel passato. Siamo vicini ai deboli, non ai furbi. Bene ha fatto il Presidente facente funzioni Spirlì quando ha manifestato l’intento di non voler forzare, nè violare la legge. Ma queste sono le basi, ora concerti con la minoranza le più giuste e adeguate soluzioni assumendosene la responsabilità politica".
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