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Regionali in Calabria, caos calmo sulla data del voto

Il Viminale approva il piano per allestire i seggi bypassando le scuole

La decisione probabilmente verrà assunta la prossima settimana, alla luce di nuovi e più aggiornati dati sull’emergenza sanitaria. Ma gli indizi raccolti fin qui rafforzano l’ipotesi di un governo pronto a varare un decreto legge per rinviare a dopo l’estate le elezioni regionali in Calabria e quelle amministrative in centinaia di Comuni. Troppo alto sarebbe il rischio di una campagna elettorale costellata di incontri, pranzi e strette di mano in un momento in cui i dati epidemiologici fanno segnare una ripresa dei contagi. Il Viminale ha già fatto sapere che un nuovo slittamento delle elezioni arriverà solo con il consenso di tutte le forze politiche. In buona sostanza l’obiettivo è evitare strappi o forzature in un momento in cui è necessaria la massima coesione per uscire fuori da una situazione delicata.

A prescindere dalla data del voto, la macchina organizzativa del ministero dell’Interno va avanti. In una circolare inviata dal Viminale ai prefetti si sensibilizzano i sindaci sull'esigenza di individuare il maggior numero di immobili alternativi agli edifici scolastici da destinare a sedi di seggio elettorale. Attualmente, sul territorio nazionale l’88% dei 61.562 seggi elettorali si trova all’interno di edifici scolastici. Il ministero punta così a dare nuovo impulso all’iniziativa avviata l’anno scorso in occasione del turno elettorale del 20 e 21 settembre 2020, che ha consentito lo spostamento in sedi diverse dalle scuole di 1.464 sezioni elettorali distribuite in 471 comuni. Il gruppo di lavoro, istituito al Viminale ha indicato in via esemplificativa alcuni tipi di edifici che potrebbero ospitare sezioni elettorali, rispetto ai quali i comuni interessati dovranno verificare l’idoneità e il rispetto dei requisiti indicati: uffici comunali e sale consiliari; biblioteche e sale di lettura; palestre e impianti sportivi, comprese le palestre scolastiche, se il loro uso come seggio non impedisca l’attività didattica.

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