Un appello all’unità per provare ad arginare l’avanzata del centrodestra. Nicola Irto rompe il silenzio per lanciare sostanzialmente due messaggi. Il primo: c’è la disponibilità a una candidatura alla presidenza della Regione per come auspicato dal Pd; il secondo: c’è ancora tempo per costruire un fronte largo, capace di competere in maniera più energica contro il fronte FI-Lega-FdI.
E qui s’innesta l’appello lanciato a Luigi de Magistris, il leader del Polo civico che già da qualche settimana si è tuffato in campagna elettorale: «Se si azzereranno entro 48 ore tutte le autocandidature fin qui emerse nell’ambito del mondo del centrosinistra e si configurerà una soluzione unitaria e definitiva, chiederò io stesso per primo al mio partito di sospendere, e dopo se necessario, di cancellare la mia candidatura a presidente». È una mossa studiata per mettere nell’angolo coloro che finora hanno propugnato una linea di rottura rispetto al sistema dei partiti tradizionali e per “scaricare” - nel caso in cui il tentativo dovesse rivelarsi un fallimento - sull’ex pm la responsabilità dello strappo.
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