Le short list accendono i riflettori su palazzo “Luigi Razza”. E rischia di aprirsi un nuovo caso al Comune di Vibo dopo la pubblicazione dell’avviso che mira a selezionare un professionista per la progettazione, il monitoraggio, il coordinamento, la rendicontazione ed il supporto al Responsabile unico di procedimento, nelle attività amministrative, relative ai fondi regionali ed europei. Avviso, riconducibile all’Ambito territoriale socio-assistenziale di riferimento, «riaperto due volte» con tanto di «modifica dei requisiti», finito nel mirino di due consiglieri di opposizione –Marco Miceli (Vibo democratica) e Lorenza Scrugli (Vibo da Vivere)– che hanno rilevato alcune inspiegabili “anomalie” protocollando un’interrogazione al sindaco della città Maria Limardo. Tra le più significative, «l’eliminazione dell’anzianità di servizio, il tempo di appena sette giorni concesso ai candidati per potervi partecipare». Addirittura, è stato evidenziato come nel bando non venga neppure indicato «a quale albo dovranno essere iscritti i professionisti» da inserire nelle short list. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria