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Jole Santelli, dall'elezione al triste addio

Nino Spirlì assume il ruolo di presidente facente funzioni. I calabresi dovranno tornare alle urne nel 2021

Otto mesi. Tanto è durato il mandato di Jole Santelli alla guida della Calabria. Una malattia, subdola e letale, l'ha strappata all'affetto dei suoi cari troppo presto.

L'elezione

Jole Santelli è eletta presidente della Regione Calabria con il 55,29% dei consensi. Staccato di oltre 25 punti percentuali Pippo Callipo, imprenditore sostenuto dal centrosinistra. Non riescono a superare per poco la soglia di sbarramento fissata all’8 per cento gli altri due candidati alla presidenza Francesco Aiello e Carlo Tansi. Significativo il dato sull’astensionismo: oltre il 56% degli aventi diritto – così come era successo nel 2014 – ha deciso di disertare i seggi. L’altro dato significativo di questa tornata elettorale riguarda la vittoria di un centrodestra a trazione berlusconiana, qui rappresentato da Jole Santelli. È rimasto deluso chi immaginava a queste latitudini una cavalcata trionfale della Lega. Il partito di Matteo Salvini approda per la prima volta a Palazzo Campanella ma senza la forza di partito più votato in Calabria. Buona la performance del Pd che conquista la palma di primo partito tra il Pollino e lo Stretto. Il trionfo di Jole Santelli, prima presidente donna della Calabria e del Sud in cinquant’anni di regionalismo, alimenta le aspettative dei moderati di centrodestra.

La campagna elettorale

La campagna elettorale ha anche avuto degli strascichi di natura politica a livello comunale. A Catanzaro, infatti, la maggioranza di centrodestra ha traballato a lungo prima di trovare la quadra, per via delle tensioni scoppiate tra il sindaco Sergio Abramo e il gruppo di Forza Italia a trazione Domenico Tallini. Qualche giorno prima del voto, infatti, il 24 gennaio il sindaco ritira le deleghe agli assessori azzurri, dopo la sfiducia politica che la compagine berlusconiana ha comunicato al suo indirizzo. Una tensione che porterà la maggioranza comunale, così come quella alla Provincia, sull’orlo della dissoluzione. Nel frattempo a Palazzo De Nobili va in scena anche l’onda lunga dell’inchiesta Gettonopoli di fine 2019, con le dimissioni il 2o gennaio dei consiglieri di opposizione Nicola Fiorita e Gianmichele Bosco , entrambi espressione di Cambiavento.

Muore a 51

Calabria sotto choc. Jole Santelli, 51 anni, prima presidente donna della Giunta regionale, da 8 mesi in carica, al mattino del 15 ottobre è stata trovata morta dal domestico nella sua abitazione di via Piave a Cosenza. La Santelli era sul divano e presentava tracce di una emorragia che, nella notte, ha probabilmente provocato un arresto cardiocircolatorio. Affetta da sei anni da un male incurabile, aveva continuato a svolgere il proprio ruolo con grande determinazione e coraggio e non aveva mostrato nell’ultimo periodo un aggravamento del proprio stato di salute.
Unanime il cordoglio del mondo politico e della società civile, non solo calabrese, con messaggi giunti alla famiglia da tutto il Paese, oltre che dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dal premier Giuseppe Conte, dal presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi e dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti. Dopo i funerali a Cosenza, il 17 ottobre è stata allestita la camera ardente alla Cittadella regionale, dove in migliaia sin dal mattino le hanno dato l’ultimo saluto. Dopo la benedizione della salma, da parte dell’arcivescovo di Catanzaro-Squillace Vincenzo Bertolone, il feretro è stato portato nel cimitero di Malito, paese d’origine della governatrice. Il vicepresidente della Regione Nino Spirlì ha assicurato: «Porteremo avanti le sue idee, quella di una nuova Calabria. Lo faremo per onorare Jole la “guerriera”».
Sono quindi cambiati gli assetti amministrativi alla guida della Cittadella, con Spirlì chiamato ad assumere il ruolo di presidente facente funzioni e di traghettare l’amministrazione verso le nuove elezioni. Anche il Consiglio regionale si riunirà per gli ultimi adempimenti e nei mesi successivi proseguirà con l’ordinaria amministrazione. Intanto il governo Conte dà indicazioni sulla possibile data del voto, indicando una fascia tra il 10 febbraio e il 15 aprile. Il presidente Spirlì indicherà la data del 14 febbraio per il ritorno dei calabresi alle urne, ferma restando l’incognita pandemia.

 

 

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