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Oliverio: "Spariti 2 miliardi, il Sud ancora una volta scippato". Guccione: "L'esatto contrario"

L'ex presidente della Regione Calabria: "Due miliardi che vengono sottratti al fondo della dote europea di 3.5 miliardi destinati al sostegno delle imprese e dell'occupazione nel Mezzogiorno attraverso la decontribuzione"

Mario Oliverio, ex presidente della Regione Calabria

"Apprendo che in piena notte, in Commissione Bilancio nella Camera dei Deputati, il Governo ha presentato un emendamento per 2 miliardi di euro da destinare a diverse iniziative in campo nazionale. Due miliardi che vengono sottratti al fondo della dote europea di 3.5 miliardi destinati al sostegno delle imprese e dell'occupazione nel Mezzogiorno attraverso la #decontribuzione. Due miliardi vengono sottratti per il 2021 e un miliardo nel 2022". Lo afferma in una nota l'ex presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.

"Un nuovo grave scippo nei confronti del Sud"

"Ancora una volta - prosegue - il Sud viene scippato, defraudato di risorse ad esso destinate. E' un fatto grave questo perché si colpisce uno strumento virtuoso quale quello della decontribuzione che semmai doveva e deve essere potenziato in termini di aumento della quantita' di risorse che di piu' snella accessibilita' da parte delle imprese. Un nuovo grave scippo nei confronti del Sud. E' questo il segnale di una impostazione che vede ancora una volta saccheggiato il mezzogiorno nelle scelte concrete, nelle politiche assunte e perseguite dal Governo. Si e' fatto un gran parlare negli scorsi mesi di misure destinate al Sud. Bisogna purtroppo constatare che i fatti vanno in direzione opposta. Ovvero nella direzione di penalizzare sempre di piu' le regioni del Mezzogiorno sottraendo risorse da un fondo destinato ad alimentare l'occupazione e a rendere le imprese piu' competitive. Se queste sono le premesse della strategia dell'utilizzazione delle risorse della Next Generation EU, c'e' davvero da essere seriamente preoccupati".

Guccione non ci sta

«Nessun taglio delle risorse ai danni del Sud. Anzi i fondi europei saranno decisivi per accelerare la ripartenza e l’uscita del Mezzogiorno dalla crisi economica. Non bisogna cadere nei tranelli e far credere che vengano sottratti soldi destinati all’occupazione e alle imprese del Sud. Dichiarazioni fuorvianti, equivoci che rischiano di creare confusione visto che i fondi per la copertura della decontribuzione sul costo del lavoro nel Mezzogiorno ci sono. I fatti sono questi: si tratta, come è stato spiegato, di una rimodulazione delle risorse finanziate dal programma React EU per renderle più coerenti con gli obiettivi della programmazione europea. Sul tema coperture della fiscalità di vantaggio Oliviero si è agitato inutilmente, la norma esce rafforzata e non indebolita dal passaggio parlamentare. L’emendamento del Governo, quindi, modifica solo la composizione della copertura, non la copertura stessa. Infatti, la norma resta coperta fino al 2029, le minori risorse europee utilizzate sono compensate da maggiori risorse nazionali del bilancio pubblico. L’effetto di riequilibrio nella spesa, dunque, è maggiore. L'emendamento di cui si parla in maniera erronea è un emendamento tecnico che serve semplicemente a ripartire meglio le risorse di React Eu secondo gli orientamenti e la programmazione concordata con Bruxelles. Una programmazione che, secondo quanto affermato dal ministro Provenzano, riserva oltre i due terzi delle risorse al Mezzogiorno. Il Governo e il ministro per il Sud e la Coesione territoriale in questi mesi hanno dimostrato ancora una volta che il rilancio del Mezzogiorno è in cima alle priorità. E il Piano Sud 2030 ne è un esempio e va nella direzione di colmare i divari territoriali per riavviare uno sviluppo forte e durevole».

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