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Calabria al voto in piena pandemia, Misiti (M5S): "A chi giovano le elezioni a febbraio?"

Il deputato pentastellato mette a nudo le contraddizioni del centrodestra che ha fissato le elezioni il 14 febbraio. "Come si organizzeranno i comizi? Se sono vietati gli assembramenti come verrà effettuata la raccolta delle firme?"

"Mi domando a chi giovi veramente votare il 14 febbraio per le regionali. Se i dati sui contagi da coronavirus Covid19 e i decessi, generati, gestiti e forniti dagli uffici dalla Regione, di cui siamo in possesso, sono esatti, si hanno dei numeri che corrispondono a oggi a 399 morti, 335 ricoverati con sintomi, 21 in terapia intensiva, 8766 in isolamento domiciliare, 20.137 casi in totale, con un incremento giornaliero di 175". E' quanto afferma in una nota il deputato del Movimento Cinque Stelle, Massimo Misiti.

A causa di questi contagi e di questo periodo pandemico, che fino alla fine di settembre aveva avuto soltanto 96 morti, di cui circa un terzo causato dalla cattiva gestione dei ricoverati nelle RSA, la Regione ha ritenuto necessario ed indispensabile chiedere aiuto all’esercito e ad enti privati per avere degli ospedali da campo, che avranno dei costi, piuttosto che riattivare, con le dovute revisioni dei percorsi e degli strumentari, le strutture già esistenti. Ma di questo se ne parlerà, mi auguro, nelle sedi e nelle aule competenti. In disprezzo a questi numeri, a questa emergenza sanitaria è arrivato il decreto del presidente della Regione facente funzioni Antonio Spirlì e firmato dal dirigente generale dottore Tommaso Calabrò.

Contraddizioni evidenti

Le considerazioni che sopraggiungono sono legate alle contraddizioni che appaiono evidenti: se c’è un pericolo così alto di contagi, tanto indurre a chiamare in soccorso l’ospedalità da campo (Cosenza e Crotone) e se i numeri dei contagi sono così elevati, non è pericoloso convocare i comizi sin da metà dicembre in modo che entro il 14 di gennaio si presentino le liste dei candidati? E se sono vietati gli assembramenti, come si realizzeranno le raccolte delle firme? Si andrà a casa di tutti cittadini con consigliere comunale e testimoni? Ma, ancor peggio, di chi sarà la colpa se dopo questi assembramenti dovessero aumentare i casi di contagi e i numeri dei morti? Mi permetto di pensare, dato che al Nord si sta già facendo per medici ed infermieri, che la denuncia per tentata strage da contagio si possa presumere anche per i responsabili calabresi. Ma in Calabria abbiamo sempre bisogno della magistratura per mettere in regola qualsiasi cosa “perché chi prima non pensa, poi sospira” - Massimo Misiti (deputato M5S)

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