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Borghi da valorizzare, la Regione Calabria stringe le maglie

La graduatoria in via di definizione potrebbe agevolare solo settantacinque Comuni

Tropea potrebbe rimanere fuori dalla graduatoria

È iniziata male e potrebbe finire peggio la telenovela sul bando dei borghi, che attraversa due giunte regionali ma il cui finale è ancora da scrivere. Per adesso si sa, perché lo ha annunciato in una recente conferenza stampa il presidente facente funzioni Nino Spirlì, che i beneficiari saranno 75 Comuni in virtù dell’Apq “Borghi e ospitalità” sottoscritto da Regione e Agenzia per la coesione territoriale. Un’operazione che «sembrava impossibile», ha detto lo stesso Spirlì, il bando «era stato bloccato» perché per «una precedente lavorazione interpretata male» non c’erano «i fondi sufficienti». Parla proprio lui – gli ha fatto eco il consigliere regionale d’opposizione Giuseppe Aieta – che «aveva annunciato mesi fa la volontà di annullare tutto, congelando le procedure che erano già in stato avanzato». L’origine del bando, come rimarcato da Aieta, è riconducibile all’era Oliverio, ma anche all’epoca la confusione non mancò.

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