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Il Consiglio regionale calabrese non decide, non arriva il nome del nuovo presidente

Nulla di fatto in Consiglio regionale calabrese. Dopo la presa d'atto delle dimissioni del consigliere Domenico Tallini - rimasto coinvolto nell'inchiesta “Farmabusinness” condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, arrestato con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso -, e l'autorizzazione al subentro temporaneo di Frank Mario Santacroce, primo dei non eletti nella Circoscrizione regionale “Centro”, con 4.920 preferenze, l'Assemblea di Palazzo Campanella ha dedicato un lungo dibattito sull'opportunità o meno che un'Assemblea in regime di prorogatio, e già congedata per la scomparsa del Presidente della Giunta, possa procedere o meno all'elezione di un nuovo presidente del Consiglio.

Nonostante le molte perplessità espresse soprattutto dai banchi dell'opposizione, non convinti dal parere espresso dall'Ufficio legislativo del Consiglio, si è proceduto, come da regolamento alle prime due votazioni. In entrambe - a norma dell'art. 20 del regolamento, per le prime due votazioni è prevista la maggioranza qualificata dei due/terzi dei consiglieri -, hanno votato soltanto 19 consiglieri. Uguali i risultati delle due votazioni: 19 consiglieri presenti e votanti, 19 preferenze per il capogruppo di Forza Italia Giovanni Arruzzolo.

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