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Sanità in Calabria, Miozzo dà segnali di disponibilità: «Serve follia per fare alcune cose»

Agostino Miozzo

La fumata bianca ancora non c’è ma da Roma assicurano che il lavoro per convincere Agostino Miozzo ad accettare l’incarico di commissario per la sanità calabrese va avanti. Tra oggi e domani il premier Giuseppe Conte conta di incassare la disponibilità dell’attuale capo del Comitato tecnico scientifico, l’organo che sta affiancando il governo nella gestione dell’emergenza sanitaria, prima di portare la nomina nel Consiglio dei ministri in programma probabilmente domenica.

Tutto questo -riporta la Gazzetta del Sud in edicola - non cambia la sostanza di una maggioranza incapace di chiudere, a distanza di 20 giorni dalle dimissioni Saverio Cotticelli, una partita fondamentale per dare una scossa alla disastrata sanità calabrese. Caduti come i birilli i vari Zuccatelli, Gaudio, Mostarda e Varratta, adesso si spera che quella di Miozzo possa essere l’indicazione definitiva.

Ieri sera, ospite di “Otto e mezzo” su La7, Miozzo ha lasciato intendere che aspetta un segnale da Palazzo Chigi per iniziare la sua missione in Calabria: «Io a Catanzaro? Io e mia moglie avremo passato un decimo della nostra vita nella nostra residenza... Certamente sarebbe un po’ una follia (qui la risposta a distanza nei confronti di Matteo Salvini, ndr) per me, ma se uno non fosse un po’ matto non farebbe certe cose. Ma lasciamo discutere la politica e le istituzioni e prendano le decisioni che devono».

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