La Calabria, almeno per il momento, resta zona rossa. Il presidente della prima sezione del Tar Lazio, Antonino Savo Amodio, ha respinto la richiesta cautelare di sospensione - con provvedimento monocratico - del Dpcm dello scorso 3 novembre e della conseguente ordinanza del ministro della Salute che classifica la regione come area a rischio più alto. «Non sussistono - si legge nell'ordinanza depositata questa mattina - le condizioni per disporre l’accoglimento della richiesta cautelare monocratica, ma che ricorrono i motivi d’urgenza per disporre l’abbreviazione dei termini al fine di consentire la trattazione collegiale dell’istanza cautelare in camera di consiglio». La relativa udienza è stata quindi fissata per il prossimo 18 novembre. Il ricorso della Regione Calabria è stato presentato dall'avvocato Giuseppe Naimo. L'ordinanza del Tar Lazio giunge proprio mentre il Consiglio regionale è pronto a riunirsi per una seduta straordinaria dedicata al Covid. In discussione proprio la zona rossa in Calabria. I rappresentanti di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Udc sarebbero pronti a chiedere al presidente facente funzioni Nino Spirlì di emanare un’ordinanza che, a partire da lunedì, consenta a tutti gli esercizi commerciali di riaprire come consentito nelle regioni cosiddette gialle.