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Sanità in Calabria, verso altri tre anni di commissariamento nel nuovo decreto

Nuovo commissariamento della sanità di 2 anni e prolungabile per ulteriori 12 mesi in Calabria. Lo prevede la bozza del decreto Calabria che domani potrebbe approdare in Consiglio dei ministri per l'approvazione.

I compiti che spetteranno al commissario ad acta, al fine del raggiungimento degli obiettivi previsti nei programmi operativi di prosecuzione del piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario regionale della Regione Calabria, saranno le attività di gestione tecnico-amministrativa, di programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionale, oltre alle procedure di appalto superiori alle soglie di rilevanza comunitaria, ma anche alle funzioni di responsabile della Gestione sanitaria accentrata.

Il commissario ad acta della sanità calabrese verrà affiancato da due sub commissari «di qualificata e comprovata professionalità ed esperienza rispettivamente in materia di gestione sanitaria e in materia amministrativa». Inoltre il commissario avrà una struttura amministrativa di supporto composta da 25 persone, suddivisa in questo modo: 5 unità con qualifica dirigenziale, 15 unità con qualifica non dirigenziale di collaboratore amministrativo e 5 unità con qualifica di assistente amministrativo.

Il personale della struttura sarà «in posizione di comando ovvero di distacco obbligatorio, dalla Regione Calabria, da enti regionali e da enti del servizio sanitario regionale, in possesso della qualifica richiesta e di adeguata esperienza professionale per lincarico da ricoprire».

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