“Stamattina ho visionato anche io, su internet, il cortometraggio di Gabriele Muccino che dovrebbe promuovere la Calabria. Poi ho letto, tra i tanti, un post Facebook di Fortunato Amarelli, imprenditore calabrese della liquirizia e alto dirigente di Confindustria Calabria, associazione di cui faccio parte anche io in quanto editore di un gruppo televisivo e mediatico. Fortunato Amarelli si chiede, cito testualmente: 'Solo Bergamotto, arance e clementine, arretratezza e muri sbrecciati, questa è la Calabria di Muccino?' Penso che il collega Amarelli abbia ragione”. Lo dichiara Salvatore Gaetano, imprenditore crotonese che riferendosi poi alla sua appartenenza politica afferma: “Mi rivolgo a Matteo Salvini, leader della Lega, e a Nino Spirlì, oggi presidente facente funzione della Regione, che riveste questo prestigiosissimo incarico anche grazie al mio modesto contributo elettorale e a quello di tanti come me che ci hanno creduto".
"Abbiamo scelto la Lega – dichiara Gaetano – perché desse una svolta di progetto, di impegno, di realizzazioni e di governo del Sud e della Calabria. Auspico che l’amico Nino Spirlì, cui vanno i miei auguri di buon lavoro, prenda spunto da questa non condivisibile proposta di Muccino, chiamiamola così, per mandare un segnale fortissimo di discontinuità. Esiste una Calabria delle imprese, del lavoro, delle nicchie di straordinaria qualità, della cultura, dello studio, dei giovani preparati, ma anche della storia, dell’archeologia, dei saperi artigiani, dell’agricoltura che ha bisogno di un grande progetto di rinnovamento. Invito Matteo Salvini a visionare questo video e poi a leggere le centinaia di commenti contrari che stanno popolando i social, proprio a partire da tanti imprenditori"
"Segnalo, tra i commenti al post Facebook di Amarelli, quello di un altro confindustriale, Matteo Tubertini, dell'azienda Guglielmo di Catanzaro, nota come la Amarelli in tutto il mondo. Non lo cito perché il commento di Tubertini è duro, ma indica anch’esso una visione diversa di Calabria e di Mezzogiorno”. La conclusione di Salvatore Gaetano è tanto seria quanto carica di significati: “Ho avuto l’onore di accogliere, assieme ad altri, Matteo Salvini al Porto di Crotone per parlare direttamente con lui di sviluppo, di potenzialità di una terra tanto bella quanto mortificata dal malgoverno. Salvini ha avuto modo di ascoltare la voce dei pescatori e degli imprenditori della pesca, tanto per citare uno dei comparti che attendono svolte di governo profonde. A Salvini mi appello, nonché al presidente Spirlì e al segretario regionale Cristian Invernizzi, del quale ricordo sempre i racconti di una Lega che al Nord ha significato rivoluzione del buongoverno, di prendere spunto da questo dibattito enorme scatenatosi sul video di Muccino (fotografia a parte) per ribadire la diversità profonda della Lega in un centrodestra che dovrebbe concentrarsi sui temi dell’impresa, del lavoro, della produttività, dell’efficienza, della modernità che esalta la storia e l’identità vera e autentica, della saggia utilizzazione delle risorse finanziarie disponibili, della soluzione concreta delle mille piaghe che mortificano il Sud e la Calabria da sempre".
"Io da leghista che come modello di buongoverno guarda al Veneto di Luca Zaia prendo formalmente le distanze dalle logiche e dai contenuti del corto di Muccino e da quanti lo hanno concepito, condividendo le valutazioni dei miei autorevoli colleghi di Confindustria. Faccio presente che forse ancora il cortometraggio non è stato pianificato sulle tv nazionali!”, conclude Gaetano.
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