«Nino è la persona più colta che io conosco. È omosessuale dichiarato da trent’anni, ipercattolico e credo che abbiano forzato un po’ la mano con le sue dichiarazioni».
La governatrice Jole Santelli replica in questo modo a chi gli chiede di allontanare il suo vice e assessore alla Cultura, Nino Spirlì che intervenuto l’altro giorno ad una convention della Lega a Catania, aveva specificato di continuare ad usare senza problemi gli aggettivi come “negro” e “frocio”.
La presidente, intervenuta nella trasmissione radiofonica di Radio rai 1 “Un giorno da pecora” condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro ha sollevato il suo braccio destro dalla graticola. Santelli ha spiegato che, «Nino ha fatto generalmente riferimento alla dittatura del politically correct. Essendo un autore televisivo ed un artista, credo che abbiano forzato un po’ la mano con le sue dichiarazioni».
«Io non capisco – ha aggiunto la presidente della Regione – perché non si possa dire “nero”. Credo che abbia utilizzato una frase ideomatico-linguistica calabrese. Nino è una delle persone più colte che io conosca e capita a volte che come artista sia sopra le righe».
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