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Regione Calabria, Bevacqua: sulla scuola la maggioranza naviga a vista

Mimmo Bevacqua

"In democrazia, le regole non sono vuota forma: sono sostanza. Essere maggioranza non vuol dire che si può agire a proprio piacimento senza alcun rispetto per le norme poste a fondamento delle Istituzioni. E mi spiace davvero che il collega Arruzzolo faccia finta di non cogliere il punto e provi a spostare il tiro." È quanto dichiara il Capogruppo PD in Consiglio regionale, Domenico Bevacqua, il quale così prosegue: “Relegare il dibattitto sulla scuola in fondo alla Seduta per approvare una proposta di legge inserita all’ultimo minuto, è stato un atto dequalificante per l'mmagine del consiglio regionale. Appare altresì risibile la scusa che la minoranza non avesse argomenti da dibattere sulla scuola. La discussione sulla scuola l’abbiamo chiesta noi anzi, avevamo chiesto una seduta specificamente dedicata. E di argomenti e di proposte abbiamo inondato la Giunta in questi mesi, sollecitando in ogni modo di non arrivare a ridosso dell’avvio dell’anno scolastico. Proprio per evitare quello che puntualmente, purtroppo si è verificato: sulla scuola, il governo regionale naviga a vista”.

“La relazione dell’assessore Savaglio, d’altronde – continua Bevacqua - è stata, a dir poco, fiacca e inconsistente. Avevamo lanciato l’allarme a tempo debito sulla necessità e urgenza di attivare in Calabria tutte le azioni necessarie a monitorare e porre mano alle esigenze e ai bisogni per arrivare all’avvio dell’anno scolastico con meno patemi d’animo. La verità è che, mentre il Governo centrale ha sostenuto con corpose risorse le attività di riduzione del rischio da Covid-19; mentre gli enti locali (Comuni e Province), pur in mezzo a mille ristrettezze, hanno compiuto sforzi considerevoli; la Regione non ha reso disponibile neppure un euro. Da mesi stiamo chiedendo un utilizzo dei Fondi UE di immediata utilizzazione: una soluzione a portata di mano. C’è forse qualcosa di maggiormente prioritario rispetto alla costruzione del futuro attraverso la scuola? Tanto per essere chiari e concreti, il problema dei trasporti era obiettivamente agevole da prevedere. Perché non si è venuti in Consiglio con una proposta di revisione straordinaria del Piano TPL? Perché non si è arrivati in Consiglio con una proposta per l’assistenza degli alunni diversamente abili?
Da parte nostra, ci sarebbe stata tutta la disponibilità. Ma, in tutto questo tempo, il Consiglio non è mai stato reso partecipe: nessuna proposta è stata portata in Aula dal governo regionale. È mancato qualsiasi coinvolgimento del potere legislativo, foss’anche per attivare un fronte comune di pressione sulle competenze delle istituzioni statali: magari si sarebbe potuto favorire il rientro dei docenti e del personale ATA; magari si sarebbe potuto avviare un dialogo col Ministero anche sul superamento della distinzione fra organico di fatto e di diritto, che comporta ogni anno la concessione di decine di migliaia di contratti a tempo determinato che possono e devono trasformarsi in contratti a tempo indeterminato, superando le logiche di risparmio del Mef”.

“Qui – conclude Bevacqua - siamo davanti a pura e semplice presunzione. E i risultati si toccano con mano: il rischio di un duro colpo all’effettività del diritto allo studio dei giovani calabresi, è preoccupantemente concreto”.

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