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Comunali a Reggio, gli ultimi fuochi dei candidati scaldano gli elettori prima del voto

Comune di Reggio Calabria

La piazza, tornata di nuovo protagonista dopo anni di assenza ingiustificata, è stata una delle sorprese più belle di questa campagna elettorale reggina. Complici il caldo di fine estate e, soprattutto, il distanziamento sociale imposto dal Covid-19, la politica reggina ha dovuto lasciare il chiuso dei salotti e delle comode stanze degli alberghi per tornare in piazza e respirare di nuovo quell’aria frizzante che precede i grandi appuntamenti elettorali. E che questo, dopo sei anni di attesa, sia una appuntamento molto sentito in città, è una delle poche certezze che ci lascia questa campagna elettorale ormai agli sgoccioli.

Di referendum si è parlato poco o nulla – quasi un fastidio tra i problemi e le prospettive della città – perché l’attenzione massima dei reggini è stata concentrata sulle elezioni comunali con nove candidati a sindaco e ben 933 aspiranti consiglieri. E oggi si potranno sentire le ultime parole con cui i candidati a sindaco proveranno a convincere gli ultimi elettori indecisi (qualora ce ne fossero ancora) prima che, inesorabile, cali il “silenzio elettorale” che precederà l’apertura delle urne di domenica e lunedì.

Saverio Pazzano ha chiuso ieri in piazza Orange. In apparenza. Essendo, infatti, un uomo di rottura dei vecchi schemi della politica, oggi ha deciso di dedicare un lungo “comizio d’amore” alla sua città. «Dalle 6 alle 24 – afferma il candidato di “La Strada” e “Riabitare Reggio” – gireremo per le vie e i borghi di Reggio e incontreremo la gente. Abbiamo cominciato in tour e finiremo allo stesso modo».

Gli altri candidati chiuderanno in maniera più classica. Questa sarà, infatti, si annuncia per tutti una chiusura in grande stile. A piazza Duomo faranno scendere il sipario sulla loro campagna elettorale Maria Laura Tortorella (Patto Civico), il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà (centrosinistra) e Angela Marcianò (Polo civico), i quali saliranno sul palco in quest’ordine.

Doveva essere in piazza Duomo anche il candidato del centrodestra Nino Minicuci, il quale, poi insieme a tutte le forze politiche che lo sostengono, ha preferito misurarsi con piazza Castello. «Abbiamo deciso all’ultimo momento di cambiare piazza, ma ci sembrava giusto marcare la nostra differenza dagli altri», ha commentato l’on. Francesco Cannizzaro, coordinatore provinciale di Forza Italia. Alle ore 19, infine, in piazza De Nava ci sarà Klaus Davi (sperando che questa volta il pirotecnico massmediologo non mandi di nuovo in tilt il traffico veicolare).

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