La sorte dei circa 7000 tirocinanti calabresi, che chiedono a gran voce una soluzione per il loro percorso lavorativo, sembra appesa ad un filo. Un filo sottile e piuttosto sfilacciato. E mentre Cgil, Cisl e Uil stanno lavorando a una piattaforma di proposte da presentare al tavolo richiesto alla Regione - che si riunirà il prossimo 7 settembre - sulla questione irrompe nuovamente l'assessore regionale con delega al Lavoro, Fausto Orsomarso, il quale non sembra individuare ancora un orizzonte chiaro per questi precari, se non con un diretto intervento del Governo centrale.
"La precaria situazione dei tirocinanti - in Calabria un esercito di 7mila lavoratori impegnati negli uffici giudiziari, nelle strutture del Mibact e del Miur, negli enti locali con i Tis - è un problema che viene da lontano, e in particolare da quanto il ministro Poletti nel 2016 blocca la mobilità in deroga e prevede la migrazione del bacino verso le politiche attive con risorse delle Regioni".
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