C'è chi è in ritardo solo di un mese e chi, invece, ha versato l'ultima quota addirittura dicembre dello scorso anno. È lunga la lista dei morosi calabresi del Movimento 5 Stelle. Da mesi diversi parlamentari non versano più al partito parte delle loro indennità. Sembrano lontani anni luce i tempi dei raduni contro la “casta” e delle invettive contro deputati e senatori che intascavano lauti compensi tutti per sé.
Il M5S, d'altronde, aveva inserito la restituzione di parte dell'indennità tra le regole ferree cui adempiere per i propri parlamentari. Nei giorni scorsi, in ogni caso, il collegio dei probiviri avrebbe inviato decine di lettere, invitando gli 11 “morosi” a mettersi in regola entro agosto, ed evocando «consequenziali provvedimenti».
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