La politica calabrese costa troppo e la battaglia pentastellata contro gli sprechi ora punta dritta allo scioglimento del Consiglio regionale. L'accusa rivolta dai parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle Paolo Parentela, Alessandro Melicchio e Bianca Laura Granato è di violazione dello Statuto da parte di un organo legislativo «tra i più costosi d'Italia». Il paragone è con la Lombardia e a far scattare un'interrogazione parlamentare rivolta alla presidenza del Consiglio e al ministro per gli Affari regionali è stata anche la differenza tra i numeri delle due popolazioni e il loro reddito procapite.
Lo scontro si sciorina sulle norme, ma soprattutto su una questione di principio che ruota tutta attorno al mancato esame di una proposta di iniziativa popolare caldeggiata dai 5 Stelle che se fosse approvata farebbe risparmiare alla Calabria oltre tre milioni di euro.
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