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In Calabria il rebus commissione all’esame del Consiglio regionale

Un progressivo ritorno alla normalità. Dalla prossima settimana la politica regionale in Calabria avvierà, di fatto, la ripresa della sua attività ordinaria, finora fortemente condizionata e rallentata da emergenze di carattere generale, quella provocata dal coronavirus, e di carattere più particolare, quella legata alle polemiche sulla ormai famosa legge “salva pensione per i consiglieri decaduti”, cancellata nell’ultima seduta di Consiglio a distanza di una settimana dalla sua approvazione.

Sanato questo “vulnus” e archiviata, sia pure a fatica, questa pagina, adesso le forze politiche calabresi, soprattutto quelle della maggioranza di centrodestra che sostiene la Giunta guidata da Jole Santelli, sono chiamate a imprimere un corso più spedito rispetto al ritmo compassato tenuto dopo le elezioni del 26 gennaio, ovviamente condizionato dalla crisi dettata dalla pandemia, ma anche da ragioni politiche, legate alle difficoltà, nella coalizione di governo, nel trovare gli equilibri e designare i vertici degli assetti istituzionali della Regione, a partire dalle commissioni del Consiglio, ancora non costituite.

Proprio la definizione delle commissioni, a partire dalle rispettive presidenze, sarà al centro della prossima seduta del Consiglio regionale, fissata nell’ultima Conferenza dei capigruppo per l’11 giugno ma ancora non ufficialmente convocata.

La maggioranza di centrodestra sta serrando le trattative per l’individuazione dei presidenti di commissione, trattative agevolate dalla recente istituzione di una sesta commissione permanete, competente, tra le varie materie, su agricoltura e turismo, anche se ancora non ci sarebbe un accordo definitivo sulla distribuzione dei ruoli di vertice (i sei delle commissioni permanenti e poi la guida della commissione regionale anti’-ndrangheta, posto che la Vigilanza sarà appannaggio dell’opposizione): secondo fonti del centrodestra, comunque, due presidenze dovrebbero andare alla Lega, due a Fratelli d’Italia e una a Forza Italia, con le ultime due postazioni ancora da assegnare tra le altre tre forze alleate (le due “appendici” di Forza Italia, cioè Casa della Libertà e Jole Santelli presidente, e l’Udc, che potrebbe essere quella esclusa).

Le “caselle” ancora non sono state riempite, ma la “quadra” nella maggioranza sarà trovata prima del prossimo Consiglio. Nel frattempo, l’assemblea legislativa calabrese, anche se a distanza di ormai più di quattro mesi dal voto, attiva le proprie “liturgie”, con una nuova seduta della Giunta delle elezioni, uno dei due soli organismi finora formalmente insediati (l’altro è la Giunta per il regolamento): lunedì prossimo, 8 giugno, la Giunta delle elezioni avvierà l’esame delle condizioni di ineleggibilità e incompatibilità dei consiglieri regionali eletti il 26 gennaio.

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