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Democratici e Riformisti Calabria: "Governo e giunta preparino la regione a nuova emergenza"

"Abbiamo aderito con convinzione alla lettera al ministro Speranza per il diritto alla salute in Calabria mettendo a disposizione il nostro impegno e le nostre competenze. Lo abbiamo fatto perché siamo più che mai convinti che un evento come l’epidemia da Covid 19 pretenda una risposta che si fondi sulla responsabilità e sulla solidarietà tra esseri umani e che, dunque, alcuno spazio può essere riservato a interessi particolari o alla sola necessità di guadagnare consensi elettorali". A scriverlo sono i Democratici e Riformisti Calabria

"Non ci pare, purtroppo, che questo messaggio sia stato colto dal presidente della Giunta Regionale ma neanche che, ad oggi, sulla Calabria si sia dimostrato l’impegno del Governo a cui (la Costituzione, il buon senso ed il rispetto dei diritti naturali) imporrebbero di correggere l’atteggiamento ragionieristico nei confronti del sistema sanitario calabrese che ha mostrato nel tempo e nonostante esecutivi di diverso colore, tutti i suoi pesantissimi limiti (con punte di vero imbarazzo), mettendo in evidenza una quasi nulla capacità di intervento nell'ordinario e una possibile nefasta risposta dinnanzi all’emergenza da pandemia che ad oggi ci ha tutto sommato graziati!"

"Come leggere altrimenti, in questa fase, la totale e ingiustificata assenza del commissario, generale Cotticelli, che era stato nominato, anche, tra l'altro, con il compito di realizzare una rete di laboratori di analisi e di cui abbiamo completamente perso le tracce. Ovviamente a ciò si aggiunga una Regione che a fronte di proclami, (faremo i tamponi necessari) ha dei tempi di risposta completamente fuori dall’emergenza sanitaria. Non vogliamo buttare la croce sulle spalle di nessuno ma è evidente che se il virus fosse arrivato con la virulenza delle Regioni del Centro Nord avremmo contato i morti a migliaia. Quindi una situazione oggettiva che viene da lontano e quelle odierne del ministro Speranza e del presidente della Giunta sono solo residuali".

"Dato che il vaccino non sarà pronto prima della fine dell’inverno del 2021, è evidente che, al contrario di questa prima fase, il virus in autunno potrebbe ripresentarsi con rinnovata forza e maggiore diffusione alle nostre latitudini e bisognerà essere seriamente attrezzati a fronteggiarlo! Il governo quindi, attraverso il commissario, magari con una maggiore esperienza in materia di organizzazione sanitaria ed il presidente della Giunta Regionale (che ha visto aumentare i suoi poteri in materia sanitaria), hanno il dovere di preparare la Calabria a questa possibile nuova emergenza e lo debbono fare mettendo al centro la sanità territoriale, in grado di individuare, delimitare e curare i nuovi casi rendendo il ricovero ospedaliero una possibilità minimale. Ovviamente va anche superata la difficoltà di funzionamento degli ospedali riaprendo e rafforzando i reparti essenziale (microbiologia, laboratori ecc.) oltre ad individuare specifiche collocazioni per strutture adibite alla cura del Covid 19".

"A nostro avviso non c'è da inventarsi soluzioni mirabolanti e fuori dal buon senso, non servono mega ospedali che come quello della Fiera di Milano rischiano di essere un inutile spreco di denaro pubblico e privato ma serve in buona sostanza far funzionare il sistema e farlo subito anche perché non sono complesse le azioni da mettere in campo se si è per davvero efficienti! Tutto ciò va fatto entro i prossimi 5 mesi e non c è spazio né per balletti né per complesse strategie politiche. La Santelli ed il Governo lavorino alacremente insieme per impedire di vivere uno stato di emergenza e paura per i cittadini calabresi e un possibile collasso del già precario sistema sanitario regionali in autunno evitando di dover necessariamente chiudere le attività produttive una seconda volta con il rischio concreto di "affossare” definitivamente la Calabria più del virus".

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