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Sentenza del Tar contro la Regione Calabria, Santelli: calpestati i diritti dei cittadini

Jole Santelli

"Prendiamo atto della decisione del Tar, ma non nascondiamo il rammarico per una pronuncia che provoca una battuta d'arresto ai danni di una regione che stava ripartendo dopo 2 mesi di lockdown e dopo i sacrifici dei cittadini". Così la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, commenta la sentenza del Tar di Catanzaro che, accogliendo il ricorso del governo, annulla l'ordinanza della Regione.

"Una scelta così importante - continua Santelli - spettava alla Corte costituzionale, unico organo in grado di fare chiarezza sul rapporto governo-Regioni. Il Governo Conte ha poco da esultare: si tratta di una vittoria di Pirro che calpesta i diritti dei cittadini, dopo che per 11 giorni l'ordinanza ha avuto validità".

E ancora: "Per quanto mi riguarda, contesto con forza la decisione politica di impugnare l'ordinanza in esame e la volontà, da parte del Governo, di imporre le proprie decisioni con pervicacia e violando l'autonomia della Regione Calabria". Afferma la governatrice della Calabria che annuncia: "Valuteremo la possibilità di sollevare conflitto di attribuzione alla Consulta". "La mia regione, in ogni caso - prosegue - ha vinto, perché ha messo le esigenze del Sud al centro del dibattito e ha fatto emergere la necessità di discutere a fondo la Fase due. La Calabria e il Sud hanno vinto perché hanno dimostrato di voler lavorare e di non pretendere politiche di assistenza".

Critico anche l'avvocato Oreste Morcavallo, uno dei legali che ha assistito la Regione: "È una decisione pur rispettabile ma ininfluente: l'ordinanza infatti ha avuto piena esecuzione per 11 giorni e il Governo ha preannunciato per mercoledì che disporrà l'apertura di bar e ristoranti a livello generale. La Regione ha vinto con il mancato accoglimento del decreto cautelare ed ha avuto un importante risultato acquisendo la primazia politico-istituzionale di tutela delle prerogative costituzionali delle regioni".

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