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Regionali in Calabria: Irto il più votato, supera Gallo ed Esposito

Nicola Irto

Tra i candidati al Consiglio regionale della Calabria, il più votato in assoluto è stato il presidente uscente dell’Assemblea, il dem Nicola Irto, con 12.568 preferenze. Al secondo posto Gianluca Gallo, confermato consigliere con Fi con 12.053 voti, seguito da Baldo Esposito, anch’egli rieletto, che ha ottenuto 10.281 voti con la Casa delle libertà.

Ci saranno due donne nel Consiglio regionale della Calabria, oltre alla presidente, Jole Santelli. In una realtà in cui non è mai stata approvata la «quota di genere», a Palazzo Campanella, sede dell’assemblea legislativa calabrese, siederanno Clotilde Minasi, eletta con la Lega nella circoscrizione di Reggio Calabria, e Flora Sculco, l’unica uscente della precedente legislatura ed eletta con la civica di opposizione «Democratici e Progressisti» nell’area centrale. L’altra nota di rilievo è relativa a quattro esclusioni «eccellenti». In testa Pino Gentile, storico esponente politico della provincia di Cosenza e candidato con la Casa delle Libertà per il centrodestra. Nulla da fare anche per tre consiglieri uscenti che dal centrosinistra erano passati con il centrodestra: Antonio Scalzo, Mauro D’Acri e Franco Sergio.

E’ il Pd il primo partito in Calabria all’esito delle votazioni svolte ieri per le regionali, mentre la Lega non sfonda e non riesce a scalzare Forza Italia, anche se di poco, dalla leadership nel centrodestra. I dem ottengono il 15,19% dei consensi, in netto calo rispetto al 2014 (23,67%), ma anche rispetto alle europee dello scorso anno (18,25%). La Lega, presente per la prima volta alle regionali in Calabria, arriva al 12,25% ma perde dieci punti rispetto alle europee (22,61%), mentre Forza Italia, al 12,34%, conferma sostanzialmente il voto delle regionali 2014 (12,28%) e delle europee (13,32). Balzo avanti di Fratelli d’Italia, che dal 2,47% del 2014 arriva al 10,85%, migliorando, seppur lievemente, anche il dato delle europee (10,26%). Buono anche il dato dell’Udc, che  arriva al 6,84%.

I 5 stelle migliorano il dato delle regionali 2014, passando dal 4,90% al 6,27% (un altro 1,1% è andato alla lista civica Liberi di cambiare che sosteneva Aiello insieme ai pentastellati), ma restano sotto la soglia di sbarramento dell’8% e vengono esclusi nuovamente dall’Assemblea. Ma soprattutto crollano rispetto alle europee di fine maggio (26,69%), perdendo quasi 20 punti.

A livello circoscrizionale, la Lega supera di poco Forza Italia (11,91% contro 11,67%) nella circoscrizione nord (corrispondente alla provincia di Cosenza) e di 5 punti (15,09 contro 10,16) al centro (province di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone), ma a determinare il dato regionale è la circoscrizione sud (Reggio Calabria) - che pure aveva eletto Matteo Salvini al Senato, seggio poi tolto e assegnato a FI - dove la Lega non va oltre il 9,18%, oltre sei punti in meno di Forza Italia. E nella circoscrizione sud, a svettare come primo partito del centrodestra è Fratelli d’Italia al 16%, lo 0,57% in meno rispetto al primo partito della circoscrizione, il Pd.

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