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Regionali in Calabria, 2 milioni alle urne: ecco come si vota

Sono poco meno di due milioni gli elettori della Calabria chiamati a rinnovare il consiglio regionale. Si vota solo un giorno, domenica 26 gennaio, e i seggi rimarranno aperti dalle 7 alle 23, con lo spoglio che avrà inizio subito dopo la chiusura delle urne.

Vince chi ottiene più voti. Il sistema elettorale calabrese, modificato nel 2014 per superare alcuni rilievi di incostituzionalità sollevati dal governo nazionale all’epoca in carica, è un sistema proporzionale con premio di maggioranza.

Il Consiglio regionale è composto da 30 seggi, compreso il seggio assegnato al presidente della Giunta regionale. L’80% dei seggi del Consiglio regionale (24) è ripartito proporzionalmente in 3 circoscrizioni: Cosenza (9), Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia (8), Reggio Calabria (7). Per essere ammessi alla ripartizione dei seggi le coalizioni di liste devono superare l’8%, mentre le singole liste circoscrizionali devono superare il 4% dei voti a livello regionale.

I restanti 6 seggi sono assegnati alle liste che appoggiano il presidente eletto qualora queste non raggiungano il 50% dei seggi (ovvero 15 su 30) nel riparto proporzionale. Altrimenti, se la coalizione raggiunge o supera il 50% dei seggi, ottiene un premio dimezzato, di 3 seggi. Qualora la coalizione vincente non raggiunga i 16 seggi (il 55%) perfino dopo l’assegnazione del premio intero, è prevista l’attribuzione di questi seggi aggiuntivi togliendoli da quelli attribuiti alle liste di opposizione. L’elettore dispone di due voti, uno per il candidato presidente e uno per una lista provinciale.

Non è consentito il voto disgiunto. Qualora l’elettore esprima il suo voto soltanto per una lista provinciale il voto si intende validamente espresso anche a favore del candidato presidente collegato a quella lista. Il candidato presidente che risulta secondo viene comunque eletto consigliere regionale. L’elettore può esprimere una sola preferenza per un candidato della lista prescelta: a differenza di altre Regioni, in Calabria non è stata introdotta la doppia preferenza di genere.

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