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"Ospedali calabresi per passerelle elettorali", Wanda Ferro annuncia interrogazione al ministro

Wanda Ferro

Gli ospedali calabresi continuano ad essere teatro delle passerelle elettorali di politici e uomini di governo: peccato che alle strette di mano e agli ampi sorrisi a favore di telecamera non seguano interventi conseguenti, come ad esempio garantire la disponibilità in organico di medici e personale sanitario in modo da non costringere gli ospedali a chiudere importanti reparti ed ambulatori”. E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che annuncia una interrogazione al ministro della Salute sulla situazione che si è venuta a determinare nell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, che ha recentemente ospitato la visita del segretario Pd Nicola Zingaretti.

A causa della mancanza di medici, infatti, sono stati sospesi i servizi ambulatoriali del reparto di Ostetricia e Ginecologia, che nell’ultimo anno ha perso due dirigenti medici mai sostituiti. “Una decisione - spiega Wanda Ferro - assunta anche nel tentativo di salvaguardare la presenza del punto nascita nel nosocomio lametino, che serve un comprensorio di oltre 140 mila abitanti, grazie anche allo spirito di servizio del personale che affronta turni massacranti”.

Una situazione inaccettabile - conclude Wanda Ferro - considerati i tanti giovani medici calabresi ai quali viene negata la possibilità di lavorare nella propria terra, mentre vediamo sfumare in mobilità passiva oltre 300 milioni l’anno, risorse che servono a finanziare i servizi sanitari del centro-nord”.

Il deputato di Fratelli d’Italia conferma la sua adesione alla manifestazione che si terrà nella mattina di domani davanti all’ospedale di Lamezia Terme.

“E’ paradossale che un ente come l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, che ha accumulato un deficit di cinquanta milioni di euro, anziché intervenire sui veri sprechi, tenti di fare economia tagliando 5,50 euro di indennità aggiuntiva - prevista dal Contratto collettivo nazionale e dall’accordo integrativo regionale del 2006 - per i medici del 118 che con il loro impegno e la loro  professionalità consentono di tutelare la salute dei cittadini in situazioni di emergenza ed urgenza, spesso esponendosi a situazioni di rischio personale”.

Con queste considerazioni la Ferro, tenendo conto dell’allarme lanciato dai sindacati di categoria e senza entrare nel merito della legittimità dell’atto, chiede alla Commissione prefettizia che guida l’Asp di Catanzaro di rivedere la delibera “considerata anche la situazione di tensione che i contenuti della stessa hanno determinato tra gli operatori sanitari, i quali temono anche per una eventuale richiesta di restituzione delle somme percepite, e per scongiurare un’inasprimento della vertenza tale da portare a situazioni di disagio rispetto ad un servizio di vitale importanza per i cittadini”.

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