È quello di Florindo Rubbettino, presidente dell’omonima casa editrice, il nome più accreditato per la candidatura per il centrosinistra a Governatore della Calabria.
A rendere noto l’interessamento del Pd nei suoi confronti - nel giorno in cui un altro capitano d’azienda, Maurizio Talarico, il «re delle cravatte», ha fatto sapere di avere declinato l’invito a candidarsi nella sua regione di origine - è stato lo stesso imprenditore, che ha reso noto di avere incontrato oggi a Roma il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti.
«Da settimane ricevo la sollecitazione a candidarmi alla presidenza della Regione Calabria - ha dichiarato - per provare a costruire un futuro di rinnovamento e di rinascita per la mia regione. È la terra che amo, che mi ha dato moltissimo e per la quale anche personalmente e con la mia famiglia abbiamo fatto qualcosa. Nonostante le mie molteplici riserve credo che quando queste richieste arrivano da più parti, associazioni, mondo del lavoro, della Chiesa, intellettuali, ascoltarle e riflettere seriamente sia doveroso».
Da questa convergenza di attenzioni, ha sostenuto ancora l'editore e docente universitario (che insegna editing al Corso di laurea in Scienze della Comunicazione all’Università del Molise), è emersa la decisione di incontrare il leader del Pd.
«Riconosco a Zingaretti e al suo nuovo corso - ha detto Rubbettino - la determinazione di voler avviare un serio rinnovamento della politica in Calabria e per questo mi sembra un interlocutore che può essere interessante. Sentirò ancora altre personalità della società civile e del mondo politico. Non so cosa deciderò, ma qualora dovessi orientarmi positivamente, la mia sarebbe una candidatura autonoma dai partiti, fortemente orientata in senso civico».
Quella che attende Rubbettino, però, non è certo una strada sgombra da ostacoli. Mario Oliverio, Governatore uscente del Pd, non sembra avere alcuna intenzione di ritirare la sua ricandidatura, mentre i 5 Stelle, con i quali il Pd aveva aperto un’interlocuzione, sembrano sempre più orientati a non presentare alcuna lista e alcun candidato alla presidenza.
Nel centrodestra sembra appannarsi ogni giorno di più la stella di Mario Occhiuto, sulla candidatura del quale pesano il veto della Lega e il «silenzio» di Fratelli d’Italia. Berlusconi, ieri, dopo avere premesso che si incontrerà «con Salvini e la signora Meloni», ha chiarito che il candidato calabrese dovrà essere presentato «da noi». Insomma, sembra di capire, 'scegliamo noi, ma siamo pronti a discutere'.
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