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Regionali in Calabria, si alza lo scontro nel Pd su Oliverio: verso due candidature per il centrosinistra

Mario Oliverio

Volano gli stracci nel Pd. E' ormai scontro aperto tra la segreteria nazionale del partito e la federazione di Cosenza, che ieri ha ufficializzato sostegno alla ricandidatura di Mario Oliverio. Un'uscita bocciata in toto dal Nazareno che specifica come il "no" alla riproposizione del governatore uscente sia "definitivo e formale".

Ormai siamo al muro contro muro. E l'intenzione della segreteria nazionale è di non concedere più spazio e comprensione a chi non si adegua alla linea decisa a Roma. A giorni verrà ufficializzato il nome del candidato che contenderà la guida della Regione allo stesso Oliverio. Insomma, la Calabria andrà al voto con almeno due candidati di area centrosinistra.

«Lo scorso sette agosto - ricorda della segreteria nazionale Nicola Oddati - il commissario del partito democratico calabrese ha convocato una riunione di tutti gli eletti (parlamentari, consiglieri regionali, il presidente della provincia di Cosenza, il sindaco di Reggio Calabria) e dei cinque segretari di federazione. In quella riunione, introdotta da Stefano Graziano e conclusa da me a nome dell’intera segreteria nazionale, abbiamo formalmente comunicato al presidente Oliverio e a tutti i presenti, la decisione sella segreteria nazionale di non ricandidare Oliverio a presidente della regione».

«Le ragioni - spiega Oddati - sono molteplici: Oliverio non unisce il partito, non garantisce la possibilità di formare una coalizione competitiva, non rappresenta quel bisogno di rinnovamento necessario per poter competere in questa difficile competizione elettorale. Quella espressa a Lamezia ad agosto, e più volte ribadita, non è una opinione. E’ una decisione formale e definitiva, peraltro condivisa dalla grandissima maggioranza delle forze più rappresentative del Pd calabrese. La nota con la quale il segretario della federazione di Cosenza candida Oliverio è dunque da ritenersi incompatibile e in aperto contrasto con la scelta assunta dal commissario regionale e dalla segreteria nazionale. Nei prossimi giorni sarà riconvocata una riunione per fare il punto della situazione in merito alla nuova candidatura a presidente, alla formazione della coalizione e delle liste», conclude Oddati.

«È grave che Oddati volutamente riduca un documento approvato, con votazione formale, dal massimo organismo di direzione politica della Federazione provinciale del Pd di Cosenza, ad una mia individuale presa di posizione. È evidente che il suo è un tentativo non solo di minimizzare ma di soffocare ed abiurare un pronunciamento di un organismo legittimamente eletto dal congresso provinciale che esprime un netto dissenso sulla proposta della Segreteria nazionale». Lo sostiene, in una nota, il segretario della Federazione provinciale di Cosenza del Partito democratico, Luigi Guglielmelli, replicando a quanto affermato dal componente della Segreteria nazionale del Pd.

«Mi sarei aspettato da Oddati - aggiunge Guglielmelli - una richiesta di convocazione di questo organismo affinché lui o comunque altri rappresentanti della Segreteria nazionale potessero confrontarsi nel merito delle questioni sollevate nel documento. Non sta scritto da  nessuna parte che in un partito commissariato non sia legittimo il dibattito e la libera espressione delle posizioni politiche degli iscritti, dei Circoli o degli organismi di direzione politica dei livelli organizzativi non commissariati. Anzi, responsabilità e buon senso consiglierebbero, in particolare in questa fase delicata della vita del partito a livello nazionale, il massimo della partecipazione e del coinvolgimento dei  territori. Oltretutto, facendo riferimento alla riunione del 7 agosto, Oddati omette di riferire che la maggioranza degli intervenuti propose in quella sede la celebrazione delle primarie per selezionare il nostro candidato alla presidenza della Regione. È poi sconvolgente che  a pochi giorni di distanza dalla presentazione delle liste, la Segreteria nazionale del partito possa ancora brancolare nel buio nel definire la coalizione elettorale che intende promuovere il Partito democratico. Tutto ciò è ancor più inaccettabile dal momento che, con un atteggiamento di inspiegabile autosufficienza e cecità politica, si insiste a non riconoscere l’alleanza elettorale di centrosinistra che è l'unica già in campo da tempo e che è fortemente impegnata a discutere, oltre i nominalismi, i contenuti del nuovo programma di governo».

«È assurdo - dice ancora Guglielmelli - che la Segreteria nazionale continui ad esprimersi solo con il veto su Oliverio e senza avanzare, tra l’altro, alcuna proposta di candidatura alternativa. Stupisce, infine, che Oddati con la dichiarazione odierna, smentisca l’impegno che la delegazione della Segreteria nazionale ha assunto, pochi giorni fa, quando ha incontrato al Nazareno i rappresentanti dei Circoli della Calabria che si sono recati a Roma per consegnare la petizione firmata da migliaia di iscritti al Pd calabrese che invocano confronto e partecipazione e rifiutano diktat autoritari e scelte verticistiche da imporre ai territori».

 

 

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