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Regionali in Calabria, il centrosinistra torna a riunirsi: invitato anche il Pd

Torna a riunirsi la coalizione di centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali in Calabria. La riunione, secondo quanto riferisce un comunicato, si terrà domani pomeriggio al Grand Hotel Lamezia alle ore 14,30.

Saranno presenti, si specifica nella stessa nota, i rappresentanti di Partito Socialista, Diritti civili, Calabria in rete-Demokratici, Italia in comune, +Europa, Italia del Meridione, Sinistra italiana, Pde-Italia, Orgoglio Calabria, Più Calabria-Indietro non si torna e di Oliverio presidente.

«Abbiamo ancora invitato il Pd - afferma il segretario regionale del Partito socialista italiano, Luigi Incarnato - perché confidiamo che sia a Roma che in Calabria i sostenitori dell'accordo con il Movimento 5 Stelle possano rinsavire. L'alleanza con i grillini non può diventare repentinamente da un accordo di necessità, una coalizione politica a valenza strategica. E se così dovesse essere, non mi rimane altro che augurare al Pd buon viaggio. Quella del Pd è una linea autolesionista, una scorciatoia attraverso cui si illude di sconfiggere Salvini alle elezioni politiche. In Calabria, ancora di più, il patto con il Movimento 5 Stelle si presenta come un grande pastrocchio e col volto di un'alleanza innaturale. Alcuni rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno pensato in Calabria di fare politica sostituendosi alle Procure e, soprattutto sulla sanità, hanno imposto al Parlamento un decreto legislativo che sta distruggendo il Servizio sanitario, andando oltre i danni provocati da dieci anni di gestione commissariale. La linea politica del M5S nulla ha a che fare con la reale domanda di cambiamento che proviene dalla società civile. È una linea che genera solo odio e invidia sociale. Pur di motivare la loro ragion d'essere e di rappresentarsi come forza dell'antipolitica, utilizzano ora le categorie dei pregiudizi e del giustizialismo fino al punto di attaccare Prefetti a loro non allineati o si sostituiscono alle forze delle istituzioni preposte per interrogare testi, fare indagini e formalizzare esposti-denunce negli uffici giudiziari. I socialisti stanno lontani anni luce da questa cultura. Anzi, siamo orgogliosi di avversarla non solo politicamente ma, anche e soprattutto, culturalmente. La storia del riformismo democratico è ben altra».

«Per il Pd - dice ancora Incarnato - quello con il Movimento 5 Stelle sarebbe un abbraccio mortale. Rischia di compromettere per decenni un'alternativa riformista al nazionalismo becero che interpreta oggi la Lega nel Paese. Non vi è alcun dubbio che andando avanti su questa strada, Zingaretti si assumerà responsabilità per disastri maggiori da quelli prodotti dalla vocazione maggioritaria veltroniana. Veltroni scelse, a quel tempo, Italia dei Valori contro i Socialisti italiani. L'attuale vicenda calabrese dimostrerebbe che, pur di consegnarsi al Movimento 5 Stelle, Zingaretti farebbe un accordo contro tutto il centro-sinistra. Un accordo contro gli interessi della Calabria, se è vero come è vero che l'intesa si farebbe per favorire la corsa del presidente Pd Bonaccini in Emilia Romagna. Insomma, sarebbe un patto per svendere la Calabria sull'altare dell'Emilia Romagna».

«Il mio auspicio - conclude il segretario regionale del Psi - è che nella riunione di domani, oltre a discutere sulle modalità di selezione del candidato presidente e del programma di governo, ci sia un pronunciamento dell'intero centrosinistra contro questo patto scellerato PD-5 Stelle».

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