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Oliverio: "Il cinema può restituire alla Calabria l’immagine che merita"

Intervento del presidente della Regione Calabria, ieri sera, alla manifestazione "MoviEvento - la Calabria da girare", promossa al cinema Modernissimo di Cosenza dalla Regione e da Calabria Film Commission.

“Quando cinque anni fa diventai presidente della Regione Calabria - ha detto Oliverio - partii da una considerazione semplicissima e cioè che non ci può essere una crescita a 360 gradi della nostra terra se non la si libera da un marchio, da un'ipoteca che l'ha sempre contraddistinta come terra rognosa, terra di 'ndrangheta. Da qui sono partito non con l’idea di occultare i fatti negativi, che pure esistono, ma di aiutare la Calabria e i calabresi a riconquistare l’orgoglio della loro identità e proiettare nel mondo una immagine rispondente ai valori reali di questa nostra terra, che è terra di accoglienza, è la terra di Riace. A tal proposito colgo l’occasione che mi viene offerta questa sera per rilanciare pubblicamente, da qui, un appello alla Rai a ripensare il veto posto alla messa in onda della fiction su Riace. In quella produzione c’è il messaggio di una Calabria che accoglie, di una terra che esprime i valori veri della sua gente. Il cinema, in questo senso, è uno strumento importantissimo per presentare al Paese e al mondo la nostra regione per quella che veramente è”.

È stata l'occasione per illustrate le opportunità che offre la nuova legge regionale a sostegno del cinema e dell'audiovisivo e per fare il punto sull'attività e i risultati raggiunti in questi ultimi tre anni dalla Film Commission in Calabria.

All’iniziativa hanno partecipato le maestranze del comparto, i produttori, i registi e gli attori che hanno girato in Calabria o che proprio in questi giorni sono sui set aperti sull'intero territorio regionale.

Tra gli ospiti, insieme ad Oliverio e al presidente della Film Commission calabrese Pino Citrigno affiancati dai giornalisti Raffaella Salamina e Federico Quaranta, conduttore di Linea Verde su Raiuno, Giacomo Campiotti, Mimmo Calopresti, Daniele Ciprì, Stella Egitto, Francesco Montanari, Suade Arsane, Max Mazzotta, Francesca Colella, Alessio Praticò, Jonas Carpignano, Alessandro Grande, Aldo Iuliano, Giorgio Ferrero a cui si sono uniti i saluti video del premio Oscar Mauro Fiore, di Marcello Fonte e di Pierfrancesco Favino, attualmente impegnato a Roccella Ionica per le riprese di "Padre Nostro" di Claudio Noce. Presente anche Paride Leporace, presidente della Lucana film Commission.

Al Presidente Oliverio ha fatto eco l’assessore regionale alla Cultura, Maria Francesca Corigliano secondo cui il sogno, quella che sembrava cinque anni fa un’utopia, è stata realizzata. “Tutto il processo che ha visto al centro dell’azione del governo regionale il recupero e la valorizzazione dei beni culturali, dei borghi, dei paesaggi, ha trovato concretezza e sintesi anche in questa in questa grandissima attività messa in campo da “Calabria Film Commission”. Attraverso i film che vengono girati in Calabria si diffonde nel mondo la bellezza e la ricchezza della nostra terra. Noi -ha concluso l’assessore Corigliano- non vogliamo più una rappresentazione, di cui talvolta siamo complici noi stessi, di una Calabria stereotipata, povera, misera, terra di ‘ndrangheta. Sono sicura che attraverso le opere girate sul nostro territorio e l’attività di Calabria Film Commission anche questa nuova narrazione della nostra terra sarà possibile”.

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