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Elezioni comunali a Lamezia, il Pd guarda al proprio interno ma il tavolo potrebbe saltare

Comune di Lamezia

Mancano 13 giorni alla presentazione delle liste. E ancora gli schieramenti di centrodestra e centrosinistra non hanno il candidato a sindaco. La coalizione composta da Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, Udc e Dc sono in attesa della risposta di Ruggero Pegna, che ieri era a Matera a ritirare il premio letterario “Antonietta Rongone” per il suo romanzo sull'immigrazione “Il cacciatore di medise”. Il noto promoter, conosciuto in tutta Italia e all'estero, entro oggi dovrebbe sciogliere la riserva e comunicare se accetterà o meno la candidatura a sindaco. Una scelta «sofferta», che l'imprenditore dovrà fare con «oculatezza».

Nel frattempo il centrosinistra prosegue la sua partita a scacchi. Anche ieri il tavolo è saltato e la riunione per la scelta del candidato è stata rinviata a questa mattina. All'incontro, oltre al Partito democratico (rappresentato da Antonio Sirianni e Gianluca Cuda) c'erano Milena Liotta (Lamezia Viva), Francesco Grandinetti, Maria Antonietta De Fazio (Articolo 1) e Fernando Miletta (Lamezia bene comune).

L'unico passo avanti è stato il nome proposto dal Pd: siccome si vuole puntare su una figura “interna” del partito, il nome fatto è quello di Antonio Sirianni, neo segretario del circolo cittadino. Milena Liotta ha insistito sulla candidatura di Francesco Grandinetti (unica condizione che la porterebbe a fare un passo indietro rispetto alla sua candidatura a sindaco) e Fernando Miletta che ha invece perorato la candidatura di Rosario Piccioni, assessore e braccio destro dell'ex sindaco Gianni Speranza.

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