L'ennesimo “schiaffo” al Pd calabrese si materializza al termine del secondo Consiglio dei ministri dell'era giallorossa. Nella lista dei viceministri e dei sottosegretari non compare nessuno tra i dirigenti dem locali. È l'ultimo segnale tangibile della diffidenza - culminata con il no secco alla ricandidatura del governatore Mario Oliverio - con cui al Nazareno guardano alla realtà del partito calabrese. Così i vari Antonio Viscomi ed Enza Bruno Bossio, deputati eletti tra le fila del Pd, sono stati costretti riporre nel cassetto ogni ambizione - come riporta la Gazzetta del Sud in edicola -. Il clima è quasi da rassegnazione. Ernesto Magorno, senatore di rito renziano, è il più esplicito: «C'è da riflettere su alcune scelte, da parte del Pd, che sembrano voler emarginare la Calabria. Non era mai successo che la nostra regione fosse completamente cancellata».