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La protesta dei precari nella sanità calabrese, Rifondazione comunista: "Stabilizzateli"

“Da qualche giorno nella nostra Regione si sta verificando una situazione che non è degna di un paese in cui diritti come quello al lavoro e alla salute sono sanciti dalla nostra Costituzione. I precari della sanità sono in stato di agitazione dopo che, per molti di essi, sono arrivate lettere di licenziamento, come a Cosenza e Catanzaro. In quest'ultimo caso una delegazione di precari, affiancata dall'Usb Calabria, sta manifestando da giorni nella piazza antistante la Cittadella Regionale per richiedere un incontro con gli organi preposti". E' quanto sostiene Rifondazione comunista in una nota.

"Si tratta - prosegue - di persone qualificate che hanno prestato servizio con professionalita' e che hanno garantito livelli di assistenza in un contesto altamente critico come quello della sanita' calabrese, in attesa di essere stabilizzati".

"Come Partito della Rifondazione Comunista della Calabria siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori precari e dell'Usb Calabria e facciamo nostra le loro richieste di stabilizzazione del personale, con l'auspicio che si diano risposte concrete in tempi brevi. In una Regione in cui le persone sono costrette a curarsi altrove, le strutture sono al collasso, vi sono carenze di organico e si verificano gravi disagi per il personale, dobbiamo chiedere a gran voce il lancio di un piano straordinario di assunzioni e di investimenti pubblici".

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